Controlli a tappeto nelle case di riposo del Friuli: i Nas prelevano dati e documenti

UDINE. Epidemia di coronavirus e controlli a tappeto dei carabinieri dei Nas nelle case di riposo della provincia di Udine: dal capoluogo – dove, a quanto si è appreso, si sono presentati anche alla Quiete –, alla Carnia, passando per il Gemonese, il Cividalese e le Valli del Natisone, arrivando alla zona di Codroipo e fino alla Bassa friulana.
I militari del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Udine – guidati dal capitano Fabio Gentilini – hanno acquisito dati, documentazioni e protocolli in una quindicina di strutture in tutto il Friuli Venezia Giulia: di queste una decina si trovano in provincia di Udine.
I CONTROLLI
Gli investigatori hanno cercato perlopiù di focalizzare la situazione all’interno delle singole strutture, in particolare per quanto riguarda i contagi, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la formazione del personale e, più in generale, tutto ciò che riguarda la gestione.
IL PROCURATORE
I carabinieri del Nas – ha spiegato il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo – hanno avuto una direttiva nazionale e quindi stanno effettuando i relativi controlli. Per il momento – precisa – i nostri uffici non hanno ricevuto alcun esposto o segnalazione, né, tantomeno, denunce da parte di chicchessia.
Sono comunque in corso, appunto, accertamenti di natura amministrativa e non è escluso che possano portare a eventuali risvolti di tipo penale. Per ora non c’è da dire di più, se non che valuteremo il da farsi”.
IL CASO
A Trieste i carabinieri del Nas, come si legge una nota diffusa dal Comando Tutela della salute, «hanno eseguito, in collaborazione col Dipartimento di prevenzione della locale Asl, un’ordinanza di sospensione dell’autorizzazione di una struttura per anziani e l’immediata evacuazione dei 21 ospiti alloggiati, tutti positivi al Covid-19, poiché a seguito delle verifiche effettuate sono emerse gravi carenze organizzative nella gestione della struttura.
Gli anziani sono stati tutti ricoverati in strutture sanitarie idonee per la cura dell’epidemia». La casa di riposo in questione è la “Primula” di via del Molino a Vento.
I DATI
Con la progressiva diffusione epidemica da coronavirus, i controlli che il Nas conduce ordinariamente nella residenze per anziani sono stati rimodulati anche al fine di rilevare possibili criticità relative alla gestione delle procedure e degli spazi riservati a possibili casi di positività Covid-19, nonché alla formazione degli operatori e loro dotazione di materiali protettivi.
Da febbraio, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza e con il susseguirsi delle varie misure di contenimento, i Nas a livello nazionale hanno effettuato verifiche in 601 strutture ricettive, individuandone 104 non conformi alla normativa (pari al 17 per cento), hanno denunciato 61 persone e ne hanno sanzionate 157. E sono state fatte contravvenzioni per circa 72 mila euro.
Sono state rilevate specifiche violazioni attinenti il rispetto della normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro, sia come mancanza di dispositivi di protezione individuale che di formazione del personale.
Infine, a causa delle gravi carenze strutturali ed organizzative sono stati eseguiti provvedimenti di sospensione e di chiusura nei confronti di 15 attività ricettive, giudicate incompatibili con la permanenza degli alloggiati, determinando il trasferimento degli stessi in altri centri, nel rispetto delle procedure nazionali e regionali previste per la prevenzione di possibili contagi.
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