Controlli del Nas a Lignano, chiusi due centri benessere

La Stazione carabinieri di Lignano Sabbiadoro, già dal mese di giugno, è stata rinforzata con militari inviati dal Comando provinciale di Udine, ai quali si sono aggiunti poi da luglio quelli assegnati dal Comando generale dell’Arma, per continuare ad essere un sicuro punto di riferimento anche per i molti turisti, italiani e stranieri, che hanno scelto il litorale lignanese per le vacanze estive.

Sono stati sottoposti a controllo 33 esercizi pubblici con il conseguente accertamento di 9 violazioni, di cui 5 di rilevanza penale e 4 di carattere amministrativo per violazioni alle norme in materia. Due centri benessere sono stati chiusi, come disposto dal Comune lignanese, a seguito dei controlli operati la scorsa settimana dal Nucleo carabinieri antisofisticazione e sanità di Udine e che hanno evidenziato, a carico dei titolari, la mancata presentazione della segnalazione certificata di inizio attività per la vendita al dettaglio di generi alimentari attivato all’interno.

Lignano, controlli dei carabinieri del Nas: chiusi due centri benessere

Nell’ambito dei servizi svolti insieme alle altre forze di polizia, nel mese di agosto i carabinieri hanno garantito oltre 250 servizi di pattuglia nel corso dei quali hanno sottoposto a controllo 1.000 veicoli e identificato più di 2.000 persone: sono state rilevate 43 violazioni al codice della strada e, tra queste, sono stati 11 gli accertamenti di guida in stato di ebbrezza alcolica e 4 per guida sotto l’effetto di stupefacenti. In questi casi i conducenti sono stati denunciati. Complessivamente sono stati decurtati 190 punti patente.

I carabinieri, inoltre, hanno individuato e deferito in stato di libertà una coppia di giovani padovani i quali, in un esercizio commerciale, avevano asportato uno zaino contenente denaro contante e un i-pad di proprietà dell’esercente, recuperando e restituendo l’intera refurtiva.

Infine, i militari hanno arrestato un cittadino albanese 33enne, già noto alle forze dell’ordine, il quale, già espulso dal territorio nazionale il 4 giugno scorso, aveva fatto illegalmente rientro in Italia.

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