Controlli delle forze dell'ordine, sessanta denunce per il mancato rispetto del decreto

UDINE. C’è chi non si rassegna a restare a casa, come chiesto dalle autorità e ripetuto di continuo da mille campane diverse. Anche in Friuli, anche nella provincia di Udine. Dove tra sabato 14 e domenica 15 marzo le forze dell’ordine hanno denunciato complessivamente 60 persone, pizzicate in strada senza che sussistessero le condizioni per le “deroghe” previste dal decreto del presidente del Consiglio Conte. Secondo i dati diffusi dalla Prefettura di Udine, nella giornata di sabato sono state 1.135 le persone fermate, con 22 denunce per la violazione del decreto e una denunciata anche per aver dichiarato il falso agli agenti che l’avevano fermata.
Domenica è andata persino peggio perché, a fronte di un numero leggermente minore di controlli (1.041) sono quasi raddoppiate le denunce, 38 in tutto. I carabinieri di Udine hanno fermato sette persone, ad esempio, sorprese a transitare in strada senza valida giustificazione tra Udine e Tricesimo.
Due di loro, un cittadino afgano e un iraniano, sono stati anche sanzionati perché sorpresi in palese stato di ebbrezza. Altri quattro sono incappati nei controlli effettuati in serata tra Udine, Codroipo, Mereto di Tomba e Pasian di Prato.
Le forze dell’ordine sono impegnate in questi giorni anche nell’attività di controllo degli esercizi commerciali, per i quali sono previste specifiche restrizioni. In due giorni ne sono stati monitorati 838, con una sola sanzione amministrativa elevata.
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