Bastoni e coltelli nelle strutture di Udine che accolgono minori stranieri: sequestrate 50 armi improprie
Mazze, lame di varia natura e, in generale, numerosi strumenti atti ad offendere sono stati rinvenuti da polizia, carabinieri e polizia locale durante i controlli effettuati negli spazi e nelle stanze in uso agli ospiti della Casa dell’Immacolata di via Chisimaio e della Hannah House di Piazzale Cella

Bastoni, mazze, coltelli da cucina, lame di varia natura e, in generale, numerosi strumenti atti ad offendere sono stati rinvenuti durante i controlli dei locali e delle stanze in uso ai minori stranieri ospiti della Casa dell’Immacolata di via Chisimaio e della Hannah House di Piazzale Cella, a Udine.

Alla Casa dell’Immacolata di via Chisimaio, oltre ai locali nei quali sono state rinvenute tutte le armi improprie citate, sono stati controllati tutti i 65 minori stranieri presenti su un totale di 71 (gli assenti erano giustificati da presenze scolastiche o lavorative). Il dato non era scontato visto che in occasione dell’ultimo controllo serale effettuato la settimana scorsa ben 4 di loro non erano presenti all’orario di rientro senza motivo, 3 dei quali si sono presentati ancora presente il dispositivo di Polizia ma in tarda serata, molto oltre l’orario di rientro consentito.
Alla Hannah House di piazzale Cella, oltre ai locali nei quali sono state rinvenute tutte le armi improprie citate, sono stati controllati tutti i 34 minori stranieri presenti sul totale di 47 (anche in questo caso gli assenti erano giustificati da presenze scolastiche o lavorative).
Questo il bilancio dei controlli effettuati nelle prime ore della mattinata di giovedì 6 marzo da personale della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, con il supporto dell’unità cinofila della polizia locale di Udine e con la presenza di personale antisommossa della polizia e dei carabinieri, sotto la direzione del commissario Coppola, dirigente del Servizio di Ordine e Sicurezza pubblica che ha fatto accesso alla Casa dell’Immacolata e alla Hannah House proprio per controllare il rispetto delle norme che regolano la presenza dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture di affidamento.
I controlli di giovedì 6 marzo, nonostante le regolare ripetizione degli stessi, sono stati decisi dal Questore di Udine a seguito dei numerosi episodi che hanno visto alcuni di questi minori stranieri non accompagnati rendersi autori di gravi reati.
Questo genere di controlli è condiviso ed è concordato con i Responsabili delle strutture di accoglienza in quanto i comportamenti di una minoranza violenta impediscono il regolare svolgimento dei servizi che gli educatori devono assicurare.
Il rifiuto, violento e oppositivo alle regole minimali di civile convivenza è arrivato al punto tale da mettere in pericolo la sicurezza fisica degli educatori e al punto di impedire ai minori che si comportano bene e rispettano le regole di beneficiare dell’assistenza cui hanno diritto.
Ulteriore ed ancor più grave conseguenza negativa che deriva dai comportamenti violenti e ribelli è l’effetto emulativo e di trascinamento nei confronti degli altri ospiti delle strutture che per età e condizioni generali, si trovano in condizione di fragilità.
Il rinvenimento di una corposa collezione di armi improprie e armi bianche è la conferma del fatto che i rischi per gli ospiti minori e per tutta la collettività friulana sono concreti.
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