Convenzione tra Ass e Informest: a Gorizia si nascerà oltre confine
GORIZIA. L’Azienda sanitaria isontina e il Dipartimento ospedaliero di Sempeter-Vrtoiba (Slovenia) stanno gettando le basi per la creazione del primo «Punto nascita transfrontaliero», che avrà sede nell’ospedale di quest’ultima cittadina, 6.360 abitanti a ridosso del confine italo-sloveno.
All’ospedale di Gorizia lo scorso anno sono nati 344 bambini, contro i 500 che le linee guida ministeriali fissano come soglia minima per la sicurezza dei reparti. A Monfalcone, dove ha sede l’altro ospedale della provincia, ne sono nati appena 504.
La Regione Friuli Venezia Giulia, che gestisce direttamente la partita della sanità, ha approvato un piano di riordino del sistema che comprende anche la soppressione di alcuni dei reparti neonatologici.
A questo scopo oggi è stata sottoscritta dall’Azienda sanitaria e da Informest una convenzione dedicata in maniera specifica al percorso nascita, nell’ambito delle azioni previste dal Gect, il Gruppo europeo di cooperazione territoriale che raduna Gorizia, Sempeter-Vrtoiba e Nova Gorica.
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