Coperte per i senzatetto A Udine c’è chi sfida Trieste

Qualcuno ha lasciato fuori dal Teatrone anche bottiglie d’acqua e cartoni “Risposta” al vicesindaco giuliano, che aveva gettato gli oggetti di un clochard
UDINE 28 gennaio 2019 cartoni al teatrone Agenzia Petrussi foto Turco Massimo
UDINE 28 gennaio 2019 cartoni al teatrone Agenzia Petrussi foto Turco Massimo



La solidarietà degli udinesi contagia anche il Teatrone. Una coperta, alcuni cartoni e un paio di bottiglie d’acqua. Ieri mattina chi è passato a piedi sotto la tettoia del teatro Giovanni da Udine non ha potuto non notare gli oggetti donati e appoggiati sul suolo del porticato della struttura.

E mentre la polemica di Trieste è rimbalzata oltreoceano, ripresa persino da network televisivi internazionali come Bbc e Cnn – con il vicesindaco leghista Paolo Polidori che aveva comunicato attraverso i social di aver gettato nella spazzatura le coperte di un clochard in via Carducci – Udine si distingue ancora una volta per solidarietà e umanità, per la capacità di dare una mano ha chi ha bisogno.

Il gesto, anonimo, potrebbe probabilmente essere diretto a un senzatetto che diverse volte ha passato la notte in quel punto, quello più riparato dello stabile, anche se ultimamente – dicono nei paraggi – non si è più visto.

Ma il freddo e soprattutto la pioggia della scorsa notte avrà indotto qualcuno a lasciare le coperte e i cartoni nel punto in cui più volte si è fermato il senzatetto.

Nessuno è a conoscenza dell’identità del o dei benefattori, la stessa direzione del Teatrone conferma di non avere notizie in merito. L’iniziativa, comunque, segue di qualche giorno l’appello lanciato anche dalla Croce rossa italiana che, proprio in occasione delle giornate di gelo nelle quali si sono abbassate le temperature, aveva invitato i cittadini e la popolazione a donare coperte e indumenti pesanti da offrire a chi si trova in difficoltà.

La Cri ha intensificato da qualche settimana l’attività estendendo il servizio di monitoraggio e mappatura dei senza tetto sette giorni su sette dalle 21. 30 all’1, attraverso i volontari che, a turno, avvicinano e danno una mano alle persone in difficoltà.

Le unità di strada, formate appositamente per avvicinare e offrire risposte concrete a chi è in difficoltà, suggeriscono dove mangiare, dove potersi fare una doccia o lavare gli indumenti, avvicinano le persone offrendo un té caldo, brioche, coperte e vestiti, invitando queste persone a passare la notte negli asili notturni invernali. Giunto al quarto anno di attività, il servizio si affianca all’attività del “Safe point” alla stazione, un punto di riferimento che distribuisce kit d’emergenza d’igiene (con uno spazzolino e qualche indumento) e soprattutto permette a chi vive un momento di difficoltà di trovare il supporto di un educatore o uno psicologo.

Anche Caritas si è data da fare per le persone in condizione di grave marginalità e a rischio di esclusione sociale mettendo a disposizione i posti letto nell’asilo notturno invernale: l’équipe di contatto ha il compito di monitorare la presenza di persone senza fissa dimora, favorire l’aggancio e garantire i primi accompagnamenti educativi, ma non è sempre facile convincere chi vive in strada a passare la notte in strutture di accoglienza.

«Un messaggio di solidarietà e protezione coerente con quanto già messo in atto dall’amministrazione comunale – commenta l’assessore comunale alla Sanità e all’assistenza sociale Giovanni Barillari –: il Comune non mette a disposizione posti letto in strada ma in asili notturni, perché le persone hanno diritto di passare la notte sotto un tetto e con qualcuno che le possa accudire».

Un gesto dunque per richiamare l’attenzione sulla situazione che anche il capoluogo friulano vive rispetto alle persone in difficoltà: «Udine è una città straordinariamente generosa – aggiunge Barillari – e lo si è visto con quasi il raddoppio dei posti letto negli asili notturni invernali messi a disposizione, su nostra richiesta, da Croce rossa e Caritas. L’amministrazione si è attivata – conclude l’assessore della giunta Fontanini– con una risposta, da parte dei queste due realtà, più generosa che mai». —



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