Coppola, dal Friuli a Roma per salvare il Pd

Il deputato udinese è stato nominato commissario del terzo municipio della Capitale: dovrà rilanciare l’immagine del partito

UDINE. Il Pd di Roma pesca in Friuli per provare a dimenticare gli scandali di Mafia Capitale e ricominciare a ricostruire un pacchetto di credibilità dopo gli arresti e gli avvisi di garanzia che hanno devastato la giunta di Ignazio Marino e l’opposizione in Campidoglio nelle ultime settimane.

Da sabato è ufficiale la nomina del parlamentare udinese Paolo Coppola, presidente del tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale, nonché componente della Commissione trasporti e telecomunicazioni della Camera, a commissario del terzo municipio di Roma.

Una nomina decisa da Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario “dem” della Capitale, con la complicità di Debora Serracchiani, vice segretario del partito. Orfini ha scelto l’ex assessore comunale di Udine con l’obiettivo di raccogliere l’eredità del partito di Matteo Renzi, pur a tempo determinato, in una della aree strategiche di Roma.

Il terzo municipio, quello che racchiude i quartieri di Monte Sacro e di Monte Sacro Alto (Talenti), è infatti il territorio che aveva espresso l’ex presidente del Consiglio comunale di Roma, quel Mirko Coratti arrestato il 4 giugno con l’accusa di corruzione aggravata dall’aver favorito un’organizzazione mafiosa, cioè quella ormai tristemente nota che fa capo a Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Il prescelto, dunque, è stato Coppola, un parlamentare al primo mandato e che con gli intrallazzi dei vecchi esponenti capitolini del partito non ha nulla a che fare.

La precisa volontà tra i fedelissimi del premier Renzi è dunque rappresentare una ventata di aria fresca nell’orizzonte torbido di Roma dove l’amministrazione, e pur di riflesso anche lo stesso esecutivo, sono entrati da più di un mese nell’occhio del ciclone.

«Ho accettato la nomina a subcommissario – ha spiegato Coppola – per spirito di servizio nei confronti del partito e con l’obiettivo di rilanciare l’immagine del Pd nella Capitale. Ringrazio il presidente e commissario Orfini per aver pensato a me in questo ruolo così delicato. È di fondamentale importanza, in questo momento, agire presto e con determinazione.

Lo schifo che stiamo leggendo in questi giorni non fa altro che allontanare le persone per bene dalla politica e dalla gestione della “res publica”, ma la democrazia si nutre di partecipazione e se gli onesti non partecipano, gli spazi, inevitabilmente, vengono riempiti da chi fa politica per interesse personale. Io sono consapevole – continua il deputato – di come ci siano tante persone per bene sia all’interno del Pd sia tra i nostri elettori ed è mia intenzione mettermi al loro servizio per aiutarli a riprendere in mano le redini del partito».

Una sfida del tutto nuova per Coppola, chiamato a prendere in mano le redini di una porzione di Roma di cui, al momento, non conosce struttura, composizione e problematiche concrete.

«È vero – conferma l’onorevole friulano –, devo ancora prendere contatto con la realtà del territorio e ho già messo in agenda, per la prossima settimana, una serie di incontri con i principali esponenti del partito e della società civile per riuscire a inquadrare la situazione nel suo complesso.

Il nostro obiettivo è chiaro e non è soltanto legato al rilancio dell’immagine di un movimento che rappresenta la porzione maggioritaria del Paese, ma anche tornare a permette al Pd di spingere sull’acceleratore ricominciando l’attività di partito e il ruolo dei circoli della zona», conclude Coppola.

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