Coprifuoco dalle 21 in Slovenia, stretta dell'Austria su eventi pubblici e privati

In Slovenia, interessata da un costante e progressivo aumento dei contagi da coronavirus, le autorità hanno dichiarato lo stato di epidemia della durata di un mese, imponendo il coprifuoco notturno dalle 21 alle 6. Il ministro dell’Interno Ales Hojs ha detto che il coprifuoco non riguarderà le persone con obblighi lavorativi o emergenze, mentre è stato ridotto da 10 a 6 il numero massimo di persone che si possono aggregare in pubblico.

Anche l’Austria registra una crescita accelerata dei contagi da Covid-19, doppia rispetto all’Italia. Nessuna emergenza, per il momento, perché il sistema sanitario regge bene ed è lontano dalla saturazione. Ma la situazione potrebbe peggiorare rapidamente.

Una prima serie di contromisure è stata decisa lunedì 19 dal Governo ed entrerà in vigore alla mezzanotte tra giovedì e venerdì. Si tratta in primo luogo di restrizioni a eventi pubblici e privati che comportino la vicinanza di più persone.

Nei luoghi dove non vi sono posti a sedere prestabiliti (palestre, campi di gioco ecc.) saranno ammesse al massimo 6 persone al chiuso, 12 all’aperto. Le stesse disposizioni valgono anche per gli incontri in ambienti privati, dove però sono intese come “raccomandazioni”, non essendoci possibilità di alcun controllo.

Sempre in tema di eventi pubblici, il numero massimo di partecipanti non potrà essere superiore a mille, se al chiuso, e a mille 500, se all’aperto. Altre regole sono state dettate per bar e ristoranti. Massimo 6 persone per ogni tavolo (di più, se sotto il 18 anni).

Vietate le consumazioni all’esterno dei locali, dopo l’orario di chiusura. Agli esercizi con oltre 200 posti veniva richiesto preventivamente un protocollo delle misure disposte per prevenire i contagi; da venerdì dovranno farlo tutti i locali con più di 50 posti.


 

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