Cordata di imprenditori locali pronta a rilevare la Sacilese
SACILE. La stagione agonistica volge ormai al termine, ma la Sacilese calcio continua a tenere banco non solo in riva al Livenza. Più che l’aspetto sportivo (oggi i biancorossi, da tempo ormai retrocessi tra esoneri di allenatori e fuga di giocatori, saranno nuovamente impegnati al Polisportivo 25 Aprile contro il Dro) però a far discutere sono le vicende societarie con ricadute anche sulla vita amministrativa comunale.
La società, dopo essere passata di mano diverse volte negli ultimi mesi (dai Presotto a Baù e infine ai “romani”), è infatti di nuovo in vendita, questo almeno stando alle ultime dichiarazioni degli attuali dirigenti.
E ora circola la notizia che a livello locale si sta formando una cordata (i nomi sono al momento ancora top secret) per riportare lo storico sodalizio in mani sacilesi e affrontare nel migliore dei modi la prossima stagione evitando di dover ripartire da zero.
Si discute, intanto, della presunta congiura ordita contro la Sacilese calcio in questa stagione sfortunata dopo il passaggio di mano dei coniugi Presotto che negli ultimi anni avevano abituato bene, fin troppo, gli sportivi sacilesi.
Secondo Pino Ielo, componente del gruppo romano che regge al momento la società, c’è un regista occulto che punta al fallimento della Sacilese.
Un’accusa che ha sfiorato anche il municipio suscitando la reazione prima del sindaco Roberto Ceraolo e quindi dell’assessore Carlo Spagnol per il quale chi non paga non ha mai ragione e si deve assumere il peso delle conseguenze anche se i debiti magari provengono dalle gestioni precedenti.
«Se poi – ha aggiunto Spagnol – dovessero esserci discorsi mai trapelati alla luce del sole, promesse disattese o registi occulti, chi fa queste denunce dovrebbe anche circostanziarle e fare nomi e cognomi perché questa è una terra dove non si coltiva la cultura del dubbio ma quella dell’onestà e della trasparenza, sempre e comunque».
A quanto si apprende, però, le accuse di Ielo non erano indirizzate al municipio e al riguardo ci sarebbe già stato un chiarimento con il primo cittadino. Resta quindi il giallo del “regista occulto” che trama contro la Sacilese. Molte le ipotesi che si fanno in proposito.
Tra gli altri circola il nome di Denis Fiorin, ex direttore sportivo biancorosso “licenziato” da Francesco Baù (con vertenza in corso per pendenze non saldate) e da qualche mese responsabile del settore giovanile del Pordenone calcio.
Solo una voce, sia chiaro, che certamente la storica rivalità che divide le due società contribuisce a diffondersi soprattutto tra gli sportivi locali. In ogni caso l’annata 2015-2016 per la Sacilese segna una brutta pagina che tocca anche l’immagine della città.
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