Cordenons: afa record, ma la piscina esterna non apre

CORDENONS. Niente tuffi e tintarella all’aperto, quest’anno, per gli utenti della piscina comunale di via Cortina. La vasca esterna non è stata aperta al pubblico, né aprirà.
L’Azienda sanitaria locale lo aveva già preannunciato l’anno scorso che, senza interventi di adeguamento, la piscina esterna dell’impianto non sarebbe stata autorizzata per l’anno successivo.
Ma gli interventi necessari non sono stati fatti e quindi il gestore, la Uisp nuoto Asd, è stato costretto a tenerla chiusa. Non senza lamentele da parte dei cittadini che hanno così perso la possibilità di andare in piscina a prezzi di gran lunga più convenienti (4,50 euro ad ingresso) rispetto alle altre due piscine private esterne in città.
Di quanto l’Ass6 richiedeva per dare l'autorizzazione, l’Area tecnica del municipio era a conoscenza già dal marzo dello scorso anno.
Ma l’ente non avrebbe avuto i soldi per intervenire e così, bye bye servizio pubblico ai cittadini e, di conseguenza, minori entrate per l’associazione che gestisce la piscina, dal 2002 sulla base di una convenzione.
Questa però sarebbe solo una delle problematiche in capo all’impianto sportivo di via Cortina. A fine anno scade infatti la convenzione, già prorogata, con la Uisp: da mesi in municipio si studia la soluzione al caso.
Rinnovo o nuova convenzione, oppure bando per l’affidamento del servizio? Si starebbe cioè ripetendo la situazione già vista con il macello comunale.
Ma in questo caso è un’associazione sportiva, senza scopo di lucro quindi, ad avere investito soldi: nel 2003 con una prima partita di lavori, saldati poi dal Comune, tra il 2012 e gennaio di quest’anno con altri tre gruppi di interventi urgenti per i quali, da convenzione, è previsto che sia il gestore ad anticipare i costi.
Si tratterebbe di un credito, di gran lunga non coperto dal contributo annuo previsto per la gestione della struttura, che non è stato ancora saldato dall’ente di piazza della Vittoria. C’erano inoltre stati altri lavori di adeguamento, terminati nella primavera del 2013, ma finanziati in questo caso con i fondi dell’ex Aster Cellina Meduna.
Con la scadenza della convenzione con la Uisp all'orizzonte, la piscina entra così nella lunga lista delle “cose” da risolvere che l’amministrazione comunale uscente del sindaco Mario Ongaro ha ancora in agenda. Ci sono poi la discarica, le due palestre incompiute di Villa D'Arco e del Moro, il macello stesso, la vicenda della Bio.Pà e della centrale biomasse e quella della partecipazione alla Stu Makò.
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