Cordenons, aprirà in un’azienda agricola il primo agriturismo

CORDENONS
A Cordenons nascerà il primo agriturismo: è quello che sorgerà nell’area dell’azienda agricola “All’orto biologico” in località Palotta, tra Cordenons e Villa d’Arco. La giunta comunale cordenonese, in seduta pubblica, dovrà decidere l’adozione del piano attuativo e quindi il progetto potrà decollare. L’idea è nata a Silvio Martini, titolare dell’azienda agricola, che già alcuni anni fa aveva avviato l’iter per predisporre questa nuova realtà. «La burocrazia è stata più ingarbugliata del previsto – ha affermato –, forse proprio perché siamo i primi a Cordenons ad aprire un agriturismo. Ma ora pare che le cose si stiano mettendo sul binario giusto». Affinchè un locale venga annoverato come agriturismo ha bisogno di determinate caratteristiche, alle quali ogni gestore di questo tipo di attività di deve attenersi. «Anzitutto, non si può tenere aperto più di 180 giorni – ha spiegato Martini – e così abbiamo deciso, io con la mia famiglia che mi aiuterà nell’impresa, ad aprire il giovedì e il venerdì la sera e il sabato e la domenica anche a pranzo». Oltre a ciò, è necessario rispettare anche una proporzione tra i prodotti realizzati in loco, in questo caso nell’azienda agricola, e quelli che possono essere acquistati. «Il rapporto dev’essere di 80 per cento per i primi – ha sottolineato ancora Martini – e 20 per cento per i secondi. Quindi, porteremo in tavola i prodotti della terra, apriremo anche un allevamento, ma dovremo acquistare vino e spezie, che non produciamo». I progetti sono già praticamente pronti e, non appena avrà il via libera dal Comune, si potranno cominciare i lavori. «Forse entro fine anno riusciremmo ad aprire – ha auspicato –. Sarà comuqnue un locale di piccole dimensione, di circa 50 coperti. Mi darà una grande mano tutta la mia famiglia. Chi verrà da noi sarà sicuro di mangiare prodotti del posto, freschi, di stagione, biologici, prodotti e raccolti a pochi metri dalla tavola». “All’orto biologico” è un’azienda agricola nata nel 2000 dove si lavorano sette ettari coltivati a frutta, ortaggi, mais e fieno per gli animali, senza uso di pesticidi, nel pieno rispetto delle coltivazioni biologiche.
Laura Venerus
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