Cordenons, è scomparsa la moglie di Elio De Anna

CORDENONS. «Il giorno prima delle nozze, le dedicai una meta nel match di rugby Italia-Francia valevole per la Coppa Europa: fu il regalo di nozze a lei, non all’Italia. Vinse la Francia, non solo l’incontro ma anche la Coppa Europa 1975-1976».
Quella donna era Loretta Rodaro, promessa sposa dell’allora giovane giocatore della Nazionale Elio De Anna, oggi medico di base a Cordenons, ex presidente del consiglio comunale, ex presidente della Provincia, già assessore regionmale e ora consigliere a Trieste per il Pdl-Forza Italia.
Loretta si è spenta ieri mattina, nella sua casa di via Fratelli Bandiera, vinta da un male incurabile contro il quale ha combattuto per vent’anni. Aveva 63 anni. De Anna l’ha voluta ricordare così, «con un pensiero leggero ma tenero» quasi a cercare di cancellare il lungo calvario. La donna è morta alla presenza del marito, che era anche suo medico curante, e che negli ultimi due anni aveva voluto assisterla personalmente in famiglia.
Figlia di commercianti – i genitori avevano gestito il bar Verdi (oggi Ritz) di piazza della Vittoria e l’ex ristorante al primo piano dello stabile –, Loretta era nata a Trasaghis, in provincia di Udine, il 21 gennaio 1952. Da giovane aveva lavorato assieme ai genitori, quindi alcuni anni nel settore dei trasporti, per passare infine a collaborare con il marito nel suo ambulatorio medico. Lascia le figlie – Elisa di 39 anni, Lara di 33 – e la nipotina Vittoria Augusta. La coppia nel 1977 aveva avuto anche un altro figlio, Daniel, morto a pochi giorni dalla nascita.
«Loretta – racconta De Anna – l’ho conosciuta al bar di famiglia e dopo otto anni di fidanzamento ci siamo sposati, l’8 febbraio 1976, nella chiesa di Santa Maria Maggiore». Nel 1995 la malattia e il primo intervento, cui seguirono circa dodici anni di salute e serenità. Poi la recidiva. «Sono felice – continua De Anna – di averla seguita nella nostra casa, come medico e come marito. Se n’è andata serenamente nel suo letto e ha finito di soffrire».
Donna conosciuta in città, di cui tutti ricordano il carattere mite e schivo, capace di sostenere dietro le quinte il marito nella sua carriera politica, Loretta era una donna che sapeva «aspettare e comprendere». «La ricordo – ha detto De Anna – mentre mi aspettava nella sera prima delle nozze, mentre io ero a Milano a giocare il match: a suggerirmi quel regalo, una meta per la mia ragazza, fu Giuseppe Tognetti, il decano dei giornalisti sportivi del rugby, che immortalò quel consiglio su Stadio, prima dell’incontro».
I funerali saranno celebrati lunedì, alle 16, in Santa Maria Maggiore, dove domani alle 19 verrà recitato il rosario.
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