Cordenons piange Rolando Zanussi

L’imprenditore si è spento nella notte. Aveva 80 anni, nel 1964 fondò con il fratello Giuseppe un’azienda leader nel mondo

CORDENONS. È lutto nell’imprenditoria cordenonese. Nella notte tra domenica e lunedì è morto, nel suo appartamento di via Cortina, Rolando Zanussi, fondatore della Scm Zanussi stampi di Cordenons. Il 20 marzo avrebbe compiuto 80 anni.

L’anziano era andato a dormire assieme alla moglie Giuliana, 76 anni. Verso le tre di notte si è sentito improvvisamente male. Ai sanitari del 118, una volta giunti nell’abitazione, non è rimasto che constarne il decesso, avvenuto probabilmente per un arresto cardiaco. La notizia ha colto di sorpresa tutti. Zanussi infatti era persona molto conosciuta in città. «Mio padre – ha raccontato la figlia Tiziana – non aveva problemi di salute e fino a prima delle festività ha fatto ciò che aveva fatto per tutta la sua vita: ogni giorno prendeva la sua auto e andava in azienda. Nell’ultima settimana però diceva di sentirsi stanco e aveva preferito rimanere a casa. Mi disse di stare bene, poi nella notte è arrivata la brutta notizia». Rolando Zanussi è morto nell’anno in cui avrebbe festeggiato i 40 anni di vita della sua azienda. L’aveva fondata nel 1964 con il fratello Giuseppe, morto nel 2005. Iniziarono da un piccolo locale a Sclavons, realizzando mulini per la macinazione del grano. Passarono poi a produrre saldatrici e piegatrici per la Zanussi. Negli ultimi 30 anni la Scm si è specializzata nella produzione di automazioni per le maggiori case automobilistiche del mondo (Bmw, Volvo, Mecedes). Con i suoi 70 dipendenti è l’azienda più grande della zona artigianale di via Chiavornicco. Dieci anni fa l’attività è passata in mano ai figli dello stesso Rolando, Tiziana ed Enrico, e al nipote Marco, figlio di Giuseppe. Enrico e Marco sono gli amministratori delegati; Tiziana è impiegata. «Mentre mio padre seguiva la produzione – ricorda con affetto il nipote – è stato mio zio a creare, nei suoi numerosi viaggi, quei contatti internazionali che hanno permesso all’azienda di essere oggi leader nel settore. Era un imprenditore di vecchia generazione, sempre presente: aveva un carattere determinato e spigoloso, ironico, ma anche una grande umanità che gli derivava dall’essere partito dal basso». Nato a Fanna, aveva vissuto da giovanissimo a Torre di Pordenone, quindi a San Quirino. Da tempo abitava in via Cortina a Cordenons, in uno degli attici della residenza Al Parco il cui tetto era andato a fuoco in un incendio, a settembre 2012. La sua morte lascia nel dolore la moglie, i figli e i nipoti Raffaele, Andrea e Lucrezia. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Questa sera alle 19.30 si terrà il rosario. La salma arriverà dal cimitero di Cordenons.

Milena Bidinost

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