Cordoglio in città per Umberto Fabbro storico esercente

Era conosciuto e benvoluto da tutti. In molti lo ricordano dietro il bancone dello “storico” bar Principe, nel condominio omonimo in via San Quirino, a servire i clienti con quel suo fare apparentemente burbero, ma sempre pronto alla battuta, al sorriso, al gesto di generosità. Umberto Fabbro, 87 anni compiuti ad agosto, era una sorta di istituzione nel quartiere pordenonese. Una comunità che lo ricorda con affetto, l’affetto per una persona cara che non c’è più. Fabbro è venuto a mancare lunedì. Sofferente per problemi cardiaci, non stava bene da qualche giorno, raccontano i figli. L’altro pomeriggio s’è accasciato in casa, nell’abitazione di via Val d’Arzino nella quale risiedeva con la moglie Dosolina Martini, e non s’è più ripreso. A nulla era valso il pronto intervento del 118.
Originario della Valcellina, di Claut, Umberto Fabbro prima di trasferirsi dietro il bancone aveva lavorato come boscaiolo, quindi era stato assunto dalla Ferroli, impegnato nella realizzazione di linee elettriche ad alta tensione. Negli anni Sessanta la decisione di voltar pagina, aprendo un bar a Pordenone, d’intesa con la moglie. Era il periodo del boom economico, dell’Italia che, superato il difficile momento della ricostruzione post bellica, conosceva un momento di particolare effervescenza industriale e pure sociale. Numerose le imprese che aprivano. Fabbro inaugurò il suo bar a Torre e lo chiamò Pattino. Nel 1969 lo spostamento in via San Quirino, allora zona nuova di Pordenone, dove stava per essere ultimato il condominio Principe. «La zona era scarsamente urbanizzata – ricorda il figlio Domenico – Via San Quirino era un cantiere e agli inizi per i miei genitori fu dura». I coniugi Fabbro non si scoraggiarono. Umberto, forte del suo carattere “montanaro”, tirò dritto per la sua strada. Col passare degli anni il bar si allargò, acquisì sempre maggior clientela, divenendo una sorta di punto di riferimento anche per i ragazzi ed i docenti delle vicine scuole. Nel 2007 la famiglia Fabbro cedette l’attività. Umberto si era già ritirato.
Umberto Fabbro lascia i figli Domenico, Marcello e Davide, le nuore, 8 nipoti e 9 pronipoti. I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella parrocchiale del Sacro Cuore: stasera, alle 19, nella stessa chiesa, verrà recitato un rosario. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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