Cordovado si prepara per l’ultimo saluto a Marco Tondat

CORDOVADO. È la giornata del dolore e della riflessione per la comunità di Cordovado e per altre centinaia di persone che oggi daranno l’ultimo saluto a Marco Tondat, a una settimana dalla conferma che anche lui era tra le vittime dell’orrore di Dacca.
«Non si può morire così, a 39 anni. Non è stato un incidente stradale o una malattia. È una cosa che deve far riflettere».
Questo aveva detto il fratello di Marco, Fabio Tondat, e oggi, per chi sarà presente alle esequie, sarà il momento dei pensieri per chi non c’è più e i suoi familiari, ma anche di ragionare su come porsi dinanzi a una cieca violenza difficile da spiegare razionalmente.
Sono trascorsi giorni di vicinanza alla famiglia, in particolare alla madre Gemma Drigo e al fratello Fabio, da parte di una comunità commossa. Ieri sera, dopo la fiaccolata di martedì sera, è tornato il momento della preghiera, in un affollato duomo nuovo di Sant’Andrea.
Anche il consiglio comunale ha partecipato, dopo essersi riunito alle 19 aprendo la seduta – programmata prima della tragedia – con un momento di silenzio in memoria di Tondat e delle altre vittime in terra bengalese. Il sindaco Francesco Toneguzzo ieri ha partecipato anche alle esequie di Cristian Rossi, a Feletto Umberto. Stamattina la camera ardente sarà aperta alle 10, al palazzo municipale.
Poi, alle 15.30, si formerà un corteo, per accompagnare il feretro da piazza Cecchini al duomo nuovo di Sant’Andrea, con lo stesso percorso della fiaccolata. In testa le corone della presidenza della Repubblica e della presidenza del consiglio.
Ai familiari seguiranno i sindaci, in primis Toneguzzo, che anche in questi difficili momenti sarà vicino ai familiari, come ha fatto da sabato scorso. Si attendono altri primi cittadini della provincia, con i rispettivi gonfaloni, a rimarcare la solennità della cerimonia funebre: il lutto cittadino è stato proclamato non solo a Cordovado ma anche in altri Comuni, come Pordenone, San Giorgio (la famiglia Tondat ha origini a Domanins), San Vito e Sesto al Reghena.
Con i sindaci anche le autorità della Regione (all’annunciata presenza del vicepresidente Fvg Sergio Bolzonello dovrebbe aggiungersi quella della presidente Debora Serracchiani). Negozi e pubblici esercizi del paese abbasseranno le serrande. Poi, alle 16, nel duomo inizierà il funerale, celebrato dal vescovo della diocesi di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini.
Poi l’ultimo viaggio di Marco, accompagnato dai familiari al cimitero di Cordovado. Toneguzzo ha dato alcune indicazioni logistiche, essendo previsto l’afflusso di migliaia di persone. Per le vetture provenienti da San Vito (Pordenonese e Udinese) è stato attrezzato un parcheggio lungo viale della Stazione, vicino a quelli di piazza Cecchini e zone limitrofe.
Per chi arriva dal Portogruarese, delimitati parcheggi nei pressi del duomo nuovo, dell’antica pieve e in via Belvedere. Spazi riservati per le autorità. In campo forze dell’ordine, protezione civile, Croce rossa, scout e altri volontari.
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