Corgnolo riaccende le luci del suo presepe
porpetto
Torna il presepe di Corgnolo, che è uno tra i più grandi d’Europa. Dopo lo stop del 2020 (era la prima volta che accadeva dopo ventuno edizioni), i volontari della Pro loco hanno deciso di riproporlo.
Come spiega il presidente della Pro loco, Pietro Petrucco, «noi iniziamo a lavorare per allestire il presepe già a ottobre. L’edizione 2021 sarà inaugurata il 19 dicembre e sarà visitabile fino al 16 gennaio. Stiamo affrontando anche la questione sicurezza, pensando a ingressi contingentati, con volontari lungo il percorso, anche se servono troppi addetti vista la vastità dell’area. Vedremo di trovare una soluzione».
Non mancheranno le novità nell’allestimento dello scenario. «Questa edizione vedrà dei cambiamenti – spiega ancora il presidente della Pro loco –. Realizzeremo delle scene in forma ridotta visibili solo dalla strada. Abbiamo diversi nuovi volontari, anche da Porpetto, che ci vengono ad aiutare, questo grazie a una riunione con l’amministrazione comunale, che ha destato interesse e portato nuova linfa alla Pro loco. I volontari stanno invecchiando e quelli più giovani sono oberati dagli impegni, per cui ben vengano queste nuove leve».
L’esposizione della Sacra rappresentazione, ogni anno accoglie circa 10 mila visitatori provenienti non solo dalle regioni vicine, ma anche dall’Austria, dalla Slovenia e dalla Croazia, che arrivano anche in pullman durante le settimane di apertura. Il presepe di Corgnolo viene tradizionalmente allestito su una superficie di amplissime dimensioni, realizzata su un’area di oltre quindici mila metri quadrati adiacente alla chiesa parrocchiale e immersa in un contesto campestre, reso fertile dai tre rami che compongono la roggia Corgnolizza e che scorrono tra capanne di legno, antichi edifici, scorci di vita quotidiana e rappresentazioni fedeli delle arti e dei mestieri della vita rurale di un tempo. Attraverso piccoli ponticelli, che superano i corsi d’acqua, il percorso espositivo si snoda tra le suggestive dolci musiche natalizie, con oltre 300 figure a grandezza naturale, abbigliate con costumi interamente realizzati a mano dalle donne del paese, sino a raggiungere il grande accampamento romano, ben fortificato e munito.
Le suggestioni dell’atmosfera natalizia sono amplificate nelle ore serali, quando un sapiente gioco di luci, ombre e riverberi sonori mette in evidenza le peculiarità della scenografia. —
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