Cori razzisti, Udinese condannata per i cori anti-Napoli

UDINE. Ventimila euro di multa all’Udinese per i cori anti-Napoli. Non c’è niente da ridere, ma il “new deal” della norma sulla discriminazione territoriale voluto dal presidente Carlo Tavecchio – ammende e niente chiusure per le curve incriminate – sta diventando una barzelletta. Perchè più degli 007 federali, negli stadi adesso servirebbero dei parolieri alla Mogol per analizzare i testi dei vari coretti.
Prendete per esempio la serata al Friuli. Già nei primi minuti la parte della tribuna occupata (per i lavori di ristrutturazione) dagli abbonati della Nord, ha intonato un chiaro: «Odio Napoli». Viene da dirsi: ecco il coro finito sul taccuino degli emissari della Figc... No, non è quello, come si evince dal comunicato del giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, nel momento delle motivazioni ai 20 mila euro di ammenda all’Udinese «per avere suoi sostenitori, al 10’ del secondo tempo, rivolto alla tifoseria avversaria un coro insultante, espressivo di discriminazione territoriale; sanzione attenuata per avere la società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza».
Visto che, nello stesso momento (al 10’ della ripresa), dal settore ospiti si è levato un coro – «Odio Udine» – e questo non è stato neppure citato dal giudice Tosel, è chiaro che in questo calcio di ugole indisciplinate si possono odiare tutti (è un paradosso, per carità) senza andare a cozzare contro la norma di discriminazione territoriale che scatta, invece, sul famoso coro della puzza, dei cani (che scappano), del sapone (mai usato) e delle successive rime che, non fanno neppure ridere. Pare che dal settore dei tifosi bianconeri si siano levate queste strofe dense si spirito poetico. Pare. Non si sono sentite distintamente.
Cosa abbia determinato, poi, la differenza di cinque mila euro di multa (25 mila contro 20) tra quella rifilata all’Udinese e quella alla Juventus di una settimana fa, non è dato a sapersi. Forse i decibel? Forse la sensibilità dei due uomini che la federcalcio invia a bordo campo a ogni gara di serie A?
Passiamo ai dati di fatto. È meglio. Il vice di Stramaccioni, Dejan Stankovic, nonostante l’espulsione («per avere, al 45’ del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale») non salterà la sfida di giovedì sera con la Lazio: ha ricevuto solo un’ammonizione con diffida. Non ci sarà, invece, il laziale De Vrij, espulso per doppia ammonizione nella gara persa a Marassi col Genoa.
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