Cormòns, genitori irritati per il friulano a scuola
CORMÒNS. Sei nuove lavagne elettroniche, un Ipad, il via libera al registro elettronico, ma anche un avvicinamento verso le tradizioni linguistiche locali con le ore di lezione in friulano che hanno sollevato la vibrata protesta di un gruppo di genitori.
La tecnologia e l’evoluzione della società è entrata pienamente anche tra i temi all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio dell’Istituto comprensivo di Cormòns, dove genitori, docenti e dirigente scolastico hanno preso atto degli avvenuti passi in avanti in fatto di informatizzazione delle scuole cormonesi, con l’acquisto di sei lavagne elettroniche Lem (saranno distribuite dalle scuole dell’infanzia a quella secondaria passando per le primarie), un Ipad e la dotazione ufficiale di quel registro elettronico in cui gli insegnanti segneranno presenze, assenze e voti.
Ma il personale della scuola ha dovuto anche prendere atto di una ferma presa di posizione di un gruppo di genitori, rappresentati dal vicepresidente del consiglio d’istituto Massimo Falato, che hanno criticato apertamente la scelta regionale di inserire l’insegnamento della lingua friulana all’interno del percorso curriculare.
«Vogliamo solo manifestare la nostra contrarietà, ben sapendo - ha spiegato Falato - che l’Istituto comprensivo può solo che recepire le direttive provenienti dall’alto su questi temi, e non ha certo facoltà di modificare nulla: è giusto però che il mondo politico sappia che per una nutrita componente dei genitori cormonesi è ingiusto sottrarre ore di lezione e fondi scolastici per l’insegnamento di una lingua, sì nobile come il friulano, ma che a nostro avviso ha meno importanza di altre materie come matematica, inglese, tedesco o sloveno. Si imparino prima queste tre lingue, che un giorno possono garantire ai ragazzi un migliore accesso nel mondo del lavoro, e poi, magari in orario extrascolastico, si pensi anche al friulano. È un messaggio che vogliamo che sia ascoltato da chi in Regione deve decidere su questi argomenti: troviamo giusto inoltre che i ragazzi che non frequentano le lezioni di friulano debbano passare quell’ora implementando le proprie conoscenze sulle altre materie curriculari».
Polemiche sul friulano a parte, c’è da sottolineare come la novità del registro elettronico darà la possibilità ai genitori, tramite l’inserimento di una password, di accedere alla situazione scolastica del proprio figlio, visionando in tempo reale votazioni, presenze ed assenze. «È un modo in più - chiosa Falato - per controllare il rendimento del proprio figlio».
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