Cormòns, maxi-manovra per recuperare 400 mila euro

Il Comune deve rispettare il patto di stabilità. Proposti l’aumento dell’addizionale Irpef e del costo dei pasti nelle mense scolastiche
Bumbaca Gorizia Cormons, Palazzo Locatelli notturno
Bumbaca Gorizia Cormons, Palazzo Locatelli notturno

CORMÒNS. Per rispettare il patto di stabilità nel 2013, pena pesanti sanzioni, il Comune di Cormòns deve tirare fuori circa 400 mila euro. Come fare? La giunta Patat ha lanciato, l’altra sera in sala civica, all’incontro sul “Bilancio partecipato”, una proposta di manovra che consentirebbe di recuperare 537.000 euro, 137 mila euro in più rispetto al reale “fabbisogno” di tagli.

Il sindaco, Luciano Patat, ha sottolineato che negli ultimi due anni il Comune ha subito un taglio di trasferimenti dalla Regione del 25%. Dato che, se Cormòns non rispetterà il patto nel 2013, la città ne pagherà il fio con ulteriori riduzioni dei contributi regionali, pari ad altri 258 mila euro nel 2014, bisognerà bere una medicina amara. Due assaggi sono già pronti: da gennaio sono aumentate le rette della casa di riposo (maggiori entrate per 30 mila euro compresi, però, anche i ritocchi alle rette dell’asilo) e da settembre sparirà una linea dello scuolabus (35 mila euro di risparmi).

Aumentando l’addizionale Irpef, ora allo 0,3%, dello 0,1% e nel contempo portando la fascia di esenzione a 15 mila euro di redditi, si potrebbero incamerare 92 mila euro in più. Colpendo gli evasori dell’Imu del 2012 si potrebbero recuperare 160 mila euro. Aumentando dello 0,1% l’Imu sulla seconda casa e il comparto D si otterrebbero 125 mila euro in più. Alzando di un euro a pasto (ora il costo è di 3,5 euro) la mensa scolastica, il Comune potrebbe incassare altri 20 mila euro. Utilizzando la seconda tranche del tesoretto di Iris spa (540 mila euro) per l’estinzione dei mutui, si otterrebbero già 60 mila euro il primo anno. Infine grazie ai pensionamenti, si potranno ridurre le spese del personale di 15 mila euro.

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