Coro “costretto” a cantare in trasferta

Niente concerto dello Spengenberg in onore di Verdi a Spilimbergo per la mancanza di contributi da Provincia e Comune

SPILIMBERGO. Inizio d’estate bollente per il gruppo corale Spengenberg. Il coro, diretto dal maestro Alessandro Maurutto, nelle prossime due settimane sarà infatti impegnato in ben quattro occasioni, sempre in trasferta. Particolarmente intenso l’ultimo weekend di giugno quando lo Spengenberg, tra venerdì 28 e sabato 29, parteciperà all’evento “Viva Verdi”, organizzato tra Portogruaro e San Stino di Livenza, esibendosi assieme al coro delle Ancelle di Erato di Travesio, al coro Martinella di Portogruaro e ai cori di Fossalta e San Stino, accompagnati dall’Orchestra a fiati del Livenza, in un grande concerto celebrativo nel duecentesimo anno dalla nascita del grande compositore italiano: oltre 160 persone coinvolte, tra musicisti e coristi, questi ultimi affidati alla direzione del maestro Maurutto. «Unico neo – sottolinea il presidente del sodalizio musicale mosaicista Massimo Presotto – il fatto che avremmo voluto offrire anche alla comunità di Spilimbergo questo evento, ma la difficoltà nell’accedere a contributi provinciali e comunali, unita all’infruttosa ricerca di altre forme di finanziamento, ci ha portato alla dolorosa decisione di dovervi rinunciare. Un peccato considerando che il sindaco di Spilimbergo, Renzo Francesconi, ci avrebbe messo a disposizione il giardino di palazzo di Sopra».

Intanto il gruppo si esibirà venerdì, a Portogruaro, nell’ambito della Festa della musica organizzata dalla locale amministrazione comunale, kermesse che si avvale della direzione artistica della Banda Osiris. Domenica il coro salirà invece al rifugio Cava Buscada, in val Zermula (sopra Erto), dove si esibirà nella suggestiva location della ex cava di pietra in un concerto cui parteciperà anche il Coro minimo bellunese. «La giornata – spiega Presotto – servirà a raccogliere fondi per aiutare Vittorio Menditto, giovane tetraplegico del Portogruarese che ha scoperto la vena artistica dopo un grave incidente: Vittorio dipinge con la bocca e spera che un costoso intervento alla spina dorsale possa permettergli di recuperare anche parzialmente l’uso degli arti».

Guglielmo Zisa

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