Coron, stop del Comune al dragaggio
MARANO LAGUNARE. L’assessore regionale Riccardo Riccardi era stato categorico: l’obiettivo - aveva dichiarato a fine gennaio - è di partire con i lavori di dragaggio del canale Coron in aprile e di concluderli prima dell’avvio della stagione estiva. Ebbene, a fare traballare promesse e speranze, da qualche giorno, ci si è messa anche una delibera di Giunta del Comune di Marano Lagunare.
La decisione, votata all’unanimità e in forma palese, risale già al 14 marzo, ma nel frattempo nessuno sembra avere avuto interesse a divulgarla. Perchè, calendario alla mano, l’effetto è stato - e continuerà a essere - quello di dilatare di qualche altra settimana i tempi.
Stop alla perizia. Presieduta dal sindaco Mario Cepile, la Giunta ha deliberato l’invio al Servizio valutazione impatto ambientale della Direzione centrale ambientale di una serie di osservazioni alla Perizia di variante al progetto “Lavori urgenti per il dragaggio del canale Coron finalizzati a garantire la sicurezza della navigazione” depositata in Comune. Prescrizioni che l’Esecutivo ha ritenuto di segnalare alla Regione, «al fine dell’assoggettabilità alla procedura di Via e contestuale valutazione d’incidenza».
Lo studio sulle acque. Due le questioni sollevate. Innanzitutto, l’assenza dalla documentazione di uno studio idraulico, cui l’escavazione di canali e la costruzione di barene è soggetta. Era stato il responsabile del Servizio tecnico, Stefano Zampar, nella relazione inviata l’11 marzo, a evidenziare la mancanza dello studio e a ricordare come questo sia espressamente previsto dalle norme di attuazione del Piano regolatore, per garantire i requisiti di buona qualità dell’ecosistema acquatico in particolare per quanto riguarda la dinamica delle acque.
Il parere dell’Ogs. L’altra raccomandazione muove dalla relazione dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, a sua volta trasmessa al Comune lo scorso 13 marzo. «La presenza di buche o di canali profondi all’interno dei sistemi lagunari - si legge nella relazione a firma, tra gli altri, di Paola Del Negro - riveste una sicura importanza per l’equilibrio dell’ecosistema lagunare e in particolare per la fauna ittica».
La commissione pesca. Determinante anche la posizione assunta dal Comune nel corso della riunione della Commissione per la pesca dello scorso 26 febbraio: il parere favorevole all’esecuzione complessiva dei lavori di dragaggio e quello contrario al deposito dei fanghi nelle “buche” del canale dei “Lustri”, oltre alla proposta, quale sito alternativo, della zona denominata “mula Cialisia”. Infine, nelle premesse alla delibera approvata da Cepile e dai suoi quattro assessori, è stata ricordata anche la prescrizione del ministero dell’Ambiente e della Regione Fvg sul ricollocamento dei sedimenti non pericolosi nello specchio acqueo dal quale sono stati dragati: lo stato delle acque - si dice - non deve creare danno ambientale.
I numeri dell’opera. La perizia di variante al progetto era stata redatta nel dicembre del 2012 e prevede lo scavo del canale Coron per una lunghezza di 2.750 ml e una profondità media di -2,70 ml sul livello del mare, per complessivi 33.500 mc di materiale da depositarsi nelle depressioni naturali del canale dei Lustri.
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