Coronavirus: gli esami finti a domicilio: ecco la truffa dei tamponi

UDINE. Tutti i 125 tamponi effettuati per il coronavirus in Friuli Venezia Giulia hanno dato esito negativo. Nessun caso di contagio, dunque, nella nostra regione. Il monitoraggio e i controlli sono costanti. Ma c’è chi, in questa situazione di emergenza che attanaglia il Friuli Venezia Giulia, cerca di approfittarne. Come coloro che fanno sciacallaggio e mettono in campo la cosiddetta “truffa dai tamponi”.
Si tratta di malviventi che si spacciano da operatori della Croce rossa italiana e, presentandosi nelle abitazioni private con il pretesto di effettuare test fittizi per assicurarsi che non ci siano nuovi contagi da coronavirus, approfittano per entrare in casa e fare razzia di denaro e gioielli. L’ultimo episodio si è verificato nei giorni scorsi a Moimacco.
Ma sono molte le segnalazioni che sono giunte anche alla Croce Rossa nazionale. «Sì, confermo in molti ci hanno chiamato per segnalarci questi episodi – riferisce Fabio Di Lenardo, responsabile di Cri per le persone – Ribadisco che non è stato disposto alcun tipo di screening porta a porta e invito tutte le persone a fare attenzione e a segnalare eventuali casi sospetti alle forze dell’ordine».
Se qualcuno si presenta alla porta senza alcun tipo di preavviso per chiedere di effettuare il tampone per il coronavirus non bisogna farlo entrare ma è necessario allertare le autorità competenti e segnalare il fatto. Il protocollo che porta ad eseguire il test parte comunque dalla persona che pensa di avere i sintomi da contagio, oppure di poter essere entrata in contatto con il virus.
Il percorso di messa in sicurezza prevede, quale “primo contatto”, una chiamata al call center nazionale 1500 collegato al numero regionale 112 che permette all’utente di interloquire con il medico reperibile del reparto di malattie infettive di Udine per essere poi valutato: poi scattano le procedure per il tampone. Si tratta di un esame indolore che dura pochi secondi e che consentite tramite un “cotton fioc” nel prelievo della mucosa dalla faringe.
Molti infatti hanno contatto il numero verde 800. 065510 attivo h24 per segnalare la presenza di truffatori in azione. La Cri, come poi riferisce Di Lenardo, opera con 132 volontari in 15 aeroporti in Italia per le procedure di controllo della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia così come disposto dal commissario straordinario per l’emergenza Angelo Borrelli, nell’ambito delle iniziative intraprese dopo la dichiarazione dello stato di emergenza.
Attività che si somma a quella ordinaria. «Sicuramente gli sforzi messi in campo sono molti – prosegue Di Lenardo –, abbiamo potenziato il numero degli operatori che nella nostra sala operativa rispondono al numero verde anche attraverso l’inserimento di un addetto che parla la lingua cinese che dunque potrà fungere da interprete».
Sono centinaia, dunque, le chiamate, arrivate negli ultimi giorni da parte di cittadini che chiedono informazioni varie in merito al coronavirus. Molti sono i quesiti che vengono posti agli operatori soprattutto sul comportamento da tenere in caso di sintomi influenzali o per prevenire eventualmente il contagio o in merito alle ordinanze adottate nelle zone di focolaio del Nord Italia.
Altre sono telefonate per chiedere rassicurazioni, per esempio, da parte di persone che hanno partecipato al carnevale di Venezia con la richiesta di come ci si deve comportare». —
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