Coronavirus, nuova circolare del Viminale: sì alle passeggiate genitore-figlio. In Fvg non si può, ma la Regione si adeguerà

UDINE. «È da intendersi consentito, a un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purchè in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute».
È quanto precisa la circolare con la quale il Viminale dà ai prefetti «taluni chiarimenti in merito a profili applicativi in tema di divieto di assembramento o di spostamenti di persone fisiche».
Il rispetto delle misure, spiega il documento firmato dal capo di gabinetto, Matteo Piantedosi, impone la necessità di «valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete».
Ad esempio, «il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia) anche se chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori, familiari, etc) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto, della distanza interpersonale di un metro e all’utilizzo dei presidi sanitari (mascherine e guanti)».
Quanto predisposto dal ministero dell'Interno, è tuttavia, in contrasto con le limitazioni volute nei giorni scorsi dal presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, la cui validità scade il 3 aprile.
Ricordiamo che il governatore ha impresso una stretta alle già ferree norme imposte dal governo centrale riguardo alla mobilità delle persone.
Il provvedimento della Regione Fvg vieta esplicitamente anche le passeggiate: a differenza di quanto accade a livello nazionale, nessuna concessione, neppure per chi vuole sgranchirsi le gambe sotto casa. E così quanto stabilito dal Viminale, martedì 31 marzo, rischia di non valere per il Friuli Venezia Giulia.
Da quanto si è potuto apprendere, tuttavia, trapela l'intenzione, da parte dello stesso governatore, di allinearsi alle disposizioni di Roma. Nelle prossime ore, a dimostrazione di ciò, Fedriga potrebbe infatti emanare una nuova ordinanza che recepisce le disposizioni del Viminale.
In buona sostanza, la circolare fatta arrivare sui tavoli dei prefetti con cui il capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, indica che «è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione», al momento non trova applicazione in Friuli Venezia Giulia.
Dove, fino al prossimo 3 aprile, vale l’ordinanza emanata il 21 marzo scorso dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga. Con cui, è bene ricordarlo, si vieta lo svolgimento “all’aperto in luoghi pubblici attività motorie, sportive e passeggiate, anche in forma individuale”.
Scaduti i termini del provvedimento la Regione valuterà eventuali modifiche: è allo studio - come anticipato - l’ipotesi di allineare parzialmente le prescrizioni da adottare in Fvg con quelle indicate a livello centrale. Ma fino ad allora, tutto resta così com’è.
Per il ministero dell'Interno, inolotre, potranno altresì «essere consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute».
In ogni caso, tutti gli spostamenti restano soggetti al divieto generale di assembramento e all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona.
Tra le attività motorie ammesse resta quella di fare jogging. Nella circolare è scritto che «l'attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all'attività sportiva (jogging)».
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