Coronavirus, tutte le novità in Fvg: calano i contagi, si testa in regione un nuovo tampone salivare per rintracciare i positivi

UDINE. I contagi sono in calo e, esattamente come anticipato la scorsa settimana, Massimiliano Fedriga confida di entrare in “zona gialla” già dal fine settimana. Il presidente, infatti, durante la conferenza stampa di questa mattina per l’analisi dell’andamento della pandemia ha presentato i numeri, ricalcolati, a domenica sera.

I dati sui positivi
“Scorporando i dati “vecchi” siamo a 4 mila 502 nuovi contagiati, quindi in calo rispetto alla settimana precedente (quando si era toccata quota 5 mila 238 ndr) – ha detto Fedriga -. È chiaro che sono numeri che ci fanno ben sperare e io ipotizzo, ma non dico altro, di entrare “in zona gialla” a partire da dopo il 3 dicembre.

Questo, però, non vorrà dire liberi tutti, ma, anzi, credo servirà ancora maggiore attenzione perché le occasioni di aggregazione potranno aumentare. E per questo ipotizzo di predisporre un’ordinanza regionale che possa fissare alcuni paletti ulteriori come, ad esempio, l’obbligo di consumazione seduti”.

I test salivari e le nuove cure che arrivano dal Fvg
Uno studio condotto da un'azienda del Fvg, sperimentato per la prima volta a Paularo, in contemporanea con lo screening sulla popolazione, potrebbe essere la nuova chiave per modificare e migliorare sensibilmente la capacità di tracciamento dei positivi. "A Udine - spiega Fedriga - sono già stati testati i primi prelievi di campioni per test Rna, ovvero i tamponi classici, tramite la saliva. Un’azienda friulana ha portato avanti questa iniziativa, testata dai laboratori AsuFc. Da oggi li sperimenteremo - accanto al test rapido - nel tracciamento in corso a Paularo. I risultati raccolti finora sono superiori alle aspettative e hanno dimostrato di essere del 10% più sensibili dei test naso-faringei".

"Dobbiamo, quindi, dire grazie alla nostra sanità. C'è poi un nuovo studio per il quale l'Università di Trieste ha chiesto l'approvazione all'Aifa. Si tratta di utilizzare un antiparassitario, già noto, che potrebbe fungere da profilassi per i pazienti non-Covid. Sarà testato sugli ospiti delle case di riposo, quindi la fascia più fragile della popolazione, nella speranza che possa aiutare a proteggerli dal contagio".

I dati dei ricoveri in terapia intensiva e negli altri reparti: la prima e la seconda ondata
La seconda ondata si è dimostra più aggressiva della prima. Un fenomeno visibile nei ricoveri e decessi in terapia intensiva e nei posti letto occupati anche negli altri reparti. La settimana che ci siamo lasciati alle spalle "è stata particolarmente difficile", ha dichiarato il vicegovernatore Riccardi che ha mostrato i numeri della Rsa.

Gli ingressi in terapia intensiva
Gli ingressi in terapia intensiva

Per vedere un po' i numeri, in area medica sono stati ricoverati, durante la prima ondata, 1401 persone. Nella seconda ondata, invece, i ricoveri hanno già raggiunto, nel numero totale, 2285 pazienti. E soltanto nel mese di novembre raggiunge le 1600 persone.

Picco superato anche nelle terapie intensive: nella prima ondata sono stati 179 i numeri di posto letto occupati, 312 negli ultimi tre mesi. Aumentano i numeri di focolai attivi: sono 2.297, di cui oltre 300 quelli nuovi. Numeri critici anche per i decessi in terapia intensiva: sono stati 31 nella prima fase dell'epidemia, 57 nella seconda ondata.

I tamponi nei sei comuni
In sei comuni, selezionati per l'indice di positività, sono stati effettuati controlli di massa sulla popolazione. Ad eccezione di Paularo, dove sono ancora in corso i tamponi rapidi, ecco i risultati:

  • Socchieve: 579 persone testate (7 positivi, 1,2 per cento)
  • Sutrio: 829 persone testate (13, 1,6 per cento)
  • Castelnovo del Friuli: 449 persone testate (4 positivi, 0,9 per cento)
  • Dolegna del Collio: 198 persone testate (4 positivi, 4 per cento)
  • Erto e Casso: 183 persone testate (5 positivi, 2,7 per cento)
  • Andreis: 161 persone testate (0 positivi)
  • Cimolais: 209 persone testate (3 positivi, 1,4 per cento)
  • Barcis: 172 persone testate (2 positivi, 1,2 per cento)
  • Claut: 641 persone testate (2 positive, 0,3 per cento)
  • Totale: 3421 persone testate (40 positivi, 1,2 per cento)

Gli alberghi sanitari
Comunicata, infine, la geografia dei Covid-hotel. A Pordenone questo – da 20 posti letto – sarà il “Best Western”, a Udine – da 30 posti -, come noto, il Continental, mentre a Trieste una sorta di Ati formata – per 50 posti letto – da hotel Italia, Columbia e Teresia. Per quanto riguarda gli alberghi sanitari, infine, a Pordenone la gara è andata al momento deserta, a Trieste – per un totale di 25 posti letto – si è scelto il Parco-Hotel di Muggia, mentre a Udine la struttura da 24 posti letto sarà ospitata a Castellerio nel seminario della diocesi di Udine dove oggi entrerà il primo positivo.

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