Corruzione e sponsorizzazione fantasma, arrestato funzionario del Fisco: nei guai anche un collega e un imprenditore. Tutti i particolari dell'inchiesta

PORDENONE. Una segnalazione dell’Agenzia delle entrate, ufficio affari interni di Venezia, ha innescato l’indagine che - lunedì 11 maggio - ha portato all’arresto di un funzionario del Fisco, indagato per corruzione e indebita induzione a dare o promettere utilità, alle perquisizioni a carico di un collega e aziende e all’interdizione di un imprenditore dall’esercizio della sua attività.
Le difese valutano il ricorso al riesame e contano di poter dimostrare l’estraneità degli indagati alle ipotesi d’accusa.
Si trova agli arresti domiciliari Fabrizio Florean, 56 anni, residente ad Aviano. Secondo il giudice c’è rischio di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
Nei suoi confronti il gip Rodolfo Piccin, su richiesta del procuratore Raffaele Tito, che coordina l’indagine, ha disposto inoltre un sequestro preventivo diretto e per equivalente fino all’importo di 20 mila euro.
Gli inquirenti ritengono che, nella sua veste di pubblico ufficiale, Florean, difeso dall’avvocato Paolo Dell’Agnolo, abbia indotto indebitamente un imprenditore a promettere nel corso di una verifica fiscale avvenuta fra giugno e luglio 2018 e a sottoscrivere poi nel 2019 un contratto di sponsorizzazione dell’Asd calcio Aviano per l’importo di 20 mila euro in due anni, di cui 6.100 risultano già pagati.
All’epoca dei fatti contestati, come risulta dai verbali d’assemblea del 16 luglio 2019, Florean ricopriva la carica di tesoriere nell’associazione sportiva dilettantistica.
La Procura ipotizza che tale contratto, datato 19 luglio 2019 e firmato mesi dopo, fosse finto. La guardia di finanza ha effettuato sopralluoghi nelle tre strutture gestite dall’Asd ad Aviano alla fine di dicembre dell’anno scorso e non ha rinvenuto materiale pubblicitario o striscioni con il logo del presunto sponsor. Il cartellone da esporre è rimasto nella sede dell’azienda.
A febbraio di quest’anno lo stesso imprenditore, seguito dall’avvocato Francesco Santini, si è presentato spontaneamente in Procura denunciando l’accaduto.
Nel successivo interrogatorio ha riferito agli inquirenti che durante la verifica fiscale erano stati mossi rilievi sui rimborsi spese e poi sugli straordinari fuori busta. L’imprenditore era preoccupato per gli esborsi che avrebbe comportato per i suoi dipendenti questo secondo aspetto e per la possibilità che la situazione si estendesse alle annualità successive.
Al pm l’imprenditore ha raccontato che, durante la verifica, il funzionario gli aveva parlato delle difficoltà della squadra di calcio, proponendogli la sponsorizzazione. Così quando a ottobre Florean di sua iniziativa lo aveva ricontattato per concretizzarla, l’imprenditore aveva ritenuto di doverlo assecondare.
C’è un secondo filone investigativo che riguarda lo stesso funzionario e un secondo titolare d’azienda. La Procura valuta in questo caso l’ipotesi di corruzione. Gli inquirenti ritengono che il pubblico ufficiale abbia compulsato abusivamente e ripetutamente le banche dati del Fisco, fornendo all’imprenditore Gianluigi Pessotto, 52 anni, residente a Gaiarine, rappresentante legale della Solvepi spa di Prata, informazioni riservate su potenziali clienti, concorrenti e fornitori, utili per la sua attività.
Il pm ha ipotizzato che Florean abbia ricevuto per sé o per latri utilità, fra le quali la disponibilità di un furgone della Solvepi e regalie in prodotti alimentari circa 3 mila euro (91,70 chilogrammi di prosciutto di San Daniele e 65 panettoni artigianali acquistati dalla Solvepi).
A Pessotto, difeso dal legale Guido Galletti, è stata notificata la misura interdittiva del divieto di esercitare direzione d’impresa per 6 mesi nella Solvepi spa di Prata, ditta che fornisce prodotti professionali per industria e artigianato.
I detective della Finanza hanno eseguito accertamenti sulle movimentazioni bancarie e i prelievi, hanno passato al setaccio le telefonate e effettuato pedinamenti e servizi di osservazione, immortalando gli incontri di Florean con un agente di polizia giudiziaria in pensione a Fiume Veneto (al quale avrebbe chiesto informazioni) e con un collega di Udine e con una coppia di anziani all’hotel Willy di Gemona.
Il Fisco ha segnalato ai pm pure il funzionario Olindo Colamarino, 65 anni, difeso dall’avvocato Anna D’Agostino. Si sondano le ipotesi di abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. —
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