Corso targato Onu in città per i negoziatori d’ostaggi

Promosso dalla pordenonese Sabrina Magris che guida una scuola d’eccellenza Relatori capi della sicurezza durante grandi eventi. L’iniziativa a settembre

Sarà Pordenone ad ospitare a fine settembre il corso di negoziazione degli ostaggi promosso per conto dell’Onu dalla Ecole universitaire internationale con sede a Roma. Quattro giorni di lezioni, dal 26 al 29 settembre, con i maggiori esperti mondiali nel settore. A portarlo in città è una pordenonese doc, Sabrina Magris, amministratore delegato della Ecole, uno dei 52 istituti al mondo di cui si serve l’Onu per l’organizzazione di corsi di formazione.

Destinatari studenti universitari, forze dell’ordine, dirigenti Onu e operatori di organizzazioni internazionali non governative che operano in situazioni di crisi. Un corso a numero chiuso a cui si accede dopo avere inviato un curriculum valutato da un comitato scientifico: i posti sono una quarantina e al termine è prevista una tesi.

Il corso di negoziazione degli ostaggi si pone come obiettivo quello di formare esperti «in grado di gestire situazioni strategiche, in presenza di ostaggi, sia in casi di estorsioni sia di terrorismo e in qualsivoglia situazione in cui vi sia una presa di ostaggi, anche temporanea», spiega Magris.

Quattro giorni di lezioni, trenta ore di full immersion nella realtà della negoziazione con i maggiori esperti internazionali. «Saranno lezioni frontali - afferma Magris -. Gli iscritti provengono per il 25 per cento dall’estero: Europa, ma anche Africa e Turchia». I restanti sono italiani.

Gli insegnanti sono esperti del settore: il professor Davide Bellomo, considerato uno dei maggiori esperti di comunicazione strategica in situazioni di crisi; William Lewinsky, formatore delle forze di polizia statunitensi, responsabile della sicurezza di due Olimpiadi e capo della polizia di Los Angeles; Lance Burdett, neozelandese, responsabile nazionale della polizia in caso di negoziazione di ostaggi; Mick Jackson, soprintendente della polizia irlandese nel campo della negoziazione; Tony Rayan, delle unità speciali della polizia irlandese.

Il luogo dei corsi non è ancora stato scelto: «Sono in contatto con il Comune - prosegue Magris - e si è pensato al Consorzio universitario. Ma stiamo valutando anche una sede più prestigiosa».

La scelta di Pordenone per Magris è stata una questione di cuore (di solito vengono promossi a Roma) ma anche logistica: «La città - spiega - si presta bene ad un corso di questo tipo sia per seguire le lezioni che per opportunità di visita oppure di partecipare a iniziative serali». L’Ecole ha avviato contatti pure con il Polo tecnologico. «In vista del corso che organizziamo a settembre - prosegue Magris - abbiamo avviato una sinergia che auspico si sviluppi in ulteriori iniziative».

Donatella Schettini

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