Corte dei conti: Blasoni doveva risarcire, Ciani condannato

UDINE. Ha restituito i soldi alla Regione prima del processo, ma la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha comunque emesso la sentenza per Massimo Blasoni, ex consigliere regionale del Pdl, oggi vice coordinatore vicario di Fi in Fvg.
Il “verdetto” dichiara caduta la materia del contendere, ma accerta anche la responsabilità di Blasoni che per il procuratore regionale della Corte dei conti, Maurizio Zappatori, è stato autore di un danno alle casse della Regione di 14 mila 590, 70 euro per rimborsi illegittimi ottenuti per le spese di rappresentanza 2011.
Blasoni dopo essere stato “rinviato a giudizio” ha reso alla Regione 16 mila 339,59 euro – i 14 mila di rimborsi giudicati irregolari più gli interessi –, somma alla quale dovrà aggiungere altri 257,02 euro perché condannato a pagare anche le spese legali.
Per Blasoni si chiude così il procedimento davanti alla Corte dei conti, mentre resta aperto il caso con la Procura di Trieste che ha chiesto per l’esponente di Fi il rinvio a giudizio per peculato.
La Sezione giurisdizionale ha emesso anche un’altra condanna, nei confronti di Paolo Ciani, ex consigliere regionale di Fli. Che dovrà restituire alla Regione 6 mila 436,23 euro per aver utilizzato in modo illegittimo i soldi pubblici.
I magistrati hanno sottolineato che molti scontrini erano per importi da 10 a 80 centesimi, per consumazioni in bar, caffè, gelaterie non motivate da esigenze di rappresentanza. Non solo. La Sezione giurisdizionale sottolinea che le ricevute sono anonime e quindi che non è stato nemmeno possibile identificare chi ha effettivamente sostenuto le spese.
Sono stati considerati inammissibili, inoltre, il pagamento di parcheggi, l’acquisto di una pila elettrica, di una batteria per orologio e una “piccola spesa” – così è scritto nella sentenza – in un supermercato di Cavalese, in Val di Fiemme.
Acquisti per i quali l’ex consigliere ha ottenuto il rimborso con i soldi pubblici. I magistrati hanno anche riconosciuto il concorso dell’ex Ufficio di presidenza del Consiglio, che avrebbe dovuto meglio vigilare.
Ciani, assistito dall’avvocato Alfredo Antonini di Trieste, potrà presentare appello alla Sezione centrale della Corte dei conti di Roma, ultimo grado di giudizio per il danno erariale.(a.bu.)
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