Cosa cambia nella nuova autocertificazione e come si compila: la nostra guida

UDINE. L’allentamento delle misure di contenimento varate dal governo per tentare di arginare la diffusione del coronavirus permetterà, a partire da lunedì 4 maggio, di tornare a incontrare i propri “congiunti”. Qui per scaricare il modulo.
Per spostarci e raggiungere i nostri familiari dovremo compilare l’autocertificazione, che non cambia nella sostanza: il ministero dell’Interno ha deciso di aggiornarla modificando i riferimenti normativi indicati nel modulo con cui abbiamo imparato a familiarizzare in questi due mesi di restrizioni. Non sarà necessario indicare il nome del congiunto (per ragioni di privacy), ma basterà scrivere il grado di parentela. Inoltre sarà possibile utilizzare il vecchio modulo.
1Ecco il nuovo modello
Domenica 3 maggio il ministero dell'Interno ha pubblicato il nuovo modello di autocertificazione, che a dire il vero si discosta davvero per pochi dettagli rispetto al precedente, rilasciato il 26 marzo. Il nuovo certificato omette la specifica relativa all'assoluta urgenza (sparisce la dicitura "per trasferimenti in comune diverso") e quella sulla situazione di necessità (anche qui non c'è più il riferimento agli spostamenti in ambito comunale e alla brevità degli stessi). Non essenoo cambiate le motivazioni che autorizzano gli spostamenti (lavoro, urgenza, necessità e salute) non è stato aggiornato neppure il riferimento normativo, che resta quello del decreto del 25 marzo. L’autocertificazione può essere sostituita dal tesserino del lavoro oppure da una dichiarazione che però dovrà essere riscontrata. Lo conferma il Viminale nella circolare in cui elimina la possibilità di chiedere al prefetto l’apertura in deroga delle aziende.
2La privacy
Per motivi di privacy, l'orientamento del ministero dell’Interno è quello di non imporre ai cittadini fermati durante i controlli di indicare le generalità dei “congiunti” che dovranno incontrare. Si specificherà poi che non si può andare nelle seconde case, mentre gli spostamenti interregionali sono possibili solo per comprovate ragioni di lavoro, assoluta urgenza e salute.
Chiarimenti potrebbero essere inoltre forniti su passeggiate ed attività motoria, per i quali l’indicazione delle ultime ore è di rendere non obbligatoria la compilazione del modello. I controlli delle forze dell'ordine nella Fase 2 saranno complicati dal fatto che le città, come le strade, non saranno più semideserte. Al Viminale si punta però a non allentare la presa; da lunedì non ci sarà un “liberi tutti”: saranno definite aree dei centri urbani, strade, fasce orarie e periodi della settimana in cui intensificare il monitoraggio per verificare il rispetto delle prescrizioni.
3Come si dovrà compilare
Ma come si dovrà compilare il modello quando, da lunedì, sentiremo la necessità di andare a trovare genitori, nonni, fratelli? Bisognerà anzitutto riempire tutti gli spazi sull’identità della persona che effettua lo spostamento, nella prima parte del modulo, come già siamo abituati a fare ora. Dovremo poi indicare l’indirizzo (località e strada) da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione, ovvero quello dell’abitazione del congiunto che intendiamo raggiungere.
Andrà poi barrata la casella “situazione di necessità”, specificando che si tratta di una visita a un “congiunto” inserendo soltanto il grado di parentela ma non l’identità della persona che andremo a trovare (c’è chi obietta che a questa si possa comunque risalire facilmente attraverso l’indirizzo). La data del controllo viene invece indicata dalle forze dell’ordine al momento del controllo.
4La questione dei congiunti
Ma chi sono i congiunti? Il Viminale ha provato a far chiarezza sul termine "congiunti": nella categoria rientrano i "coniugi,i rapporti di parentela, affinità riunione civile nonché relazioni connotate da duratura è significativa comunanza di vita e affetti". E dunque i fidanzati. Per esplicitarlo viene citata una sentenza della Cassazione del 2014 che riconosceva il risarcimento danno a una donna che aveva perso il fidanzato proprio perché legati da legame affettivo anche se non conviventi.
5Passeggiate e attività fisica
Nelle scorse ore il Viminale ha ribadito anche che per le uscite per fare una passeggiata o per l’attività motoria all’aperto non c’è bisogno di avere con sé l’autocertificazione. La condizione è che si stia da soli, massimo in due, ma in questo caso bisogna mantenere la distanza di almeno due metri.
E il bagno al mare? Dopo il dietrofront di martedì, mercoledì è stato invece di nuovo autorizzato, con una circolare del commissario di governo per il Friuli Venezia Giulia, il prefetto di Trieste Valerio Valenti. Ad una condizione però: che il nuotatore abiti vicino al punto in cui si tuffa in mare. Quanto vicino? Al massimo 500 metri, come chiarito dallo stesso Valenti.
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