Cosa fare se un parente è positivo al Covid e come vivere la quarantena a casa: queste le regole da rispettare

UDINE. Precauzioni e accortezze non sconfiggono la diffusione del virus, ma aiutano certamente a contenere gli effetti della sua propagazione. Così, tra i dubbi che assillano i tanti che entrano loro malgrado (direttamente o per interposta persona) in contatto con il coronavirus, c’è quello relativo ai comportamenti da adottare in caso di contagio di un familiare o di quarantena fiduciaria da osservare in attesa del risultato di un tampone.
Anche se non è sempre semplicissimo, in caso di positività sarebbe opportuno scegliere la via dell’isolamento, resistendo fino alla completa guarigione in stanza separate rispetto a quelle dei familiari o conviventi non contagiati. In caso di isolamento fiduciario disposto dall’autorità sanitaria le procedure non cambiano poi di molto.
E, rispetto alla scorsa primavera, non mutano neppure le regole di buonsenso da attuare in casa e fuori: tra le mura domestiche è opportuno fare attenzione agli oggetti più usati e disinfettarli regolarmente; quando si va a fare la spesa non è necessario indossare i guanti (anzi l’Organizzazione mondiale della Sanità ha sconsigliato questa pratica), ma sarebbe corretto igienizzarsi le mani e anche le maniglie di carrelli e cestelli. Ed ecco i comportamenti da seguire.
Un conviente positivo al virus
La presenza di un parente positivo al Covid-19 in casa impone agli altri familiari di attenersi scrupolosamente alle disposizioni governative. Occorre anzitutto destinare una stanza al paziente con Covid-19 e possibilmente lasciargli l’utilizzo esclusivo del bagno.
Se non disponete di doppi servizi igienici, abbiate cura di disinfettare con candeggina (o soluzione alcolica al 70 per cento) i sanitari, le maniglie e le superfici. Inoltre la stanza da letto del malato deve godere di buona illuminazione e ventilazione: se le condizioni di salute lo consentono, meglio tenere aperte le finestre per qualche ora al giorno.
Occorre assicurare infatti un costante ricambio dell’aria: utile dotarsi di un cestino per i rifiuti da far usare solo dal familiare affetto da Covid-19. La biancheria da letto e personale deve subire lavaggi ad una temperatura di almeno 60 gradi, così come è necessario pulire in maniera accurata l’appartamento con disinfettanti.
Come vivere la quarantena a domicilio
Le regole non differiscono molto in caso di isolamento fiduciario. Se il Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria di riferimento ha disposto nei miei confronti la cosiddetta quarantena, dovrò evitare ogni contatto con gli altri membri della famiglia: è consigliato quindi dormire da soli e restare in una stanza dedicata, da areare frequentemente.
Bisognerà limitare i movimenti in altri spazi della casa dove ci sono altre persone; se necessario, usare la mascherina chirurgica e mantenere la distanza di almeno 1 metro. Anche in questo caso, meglio utilizzare un bagno dedicato: se non è disponibile, il bagno va igienizzato dopo l’uso. Va evitato l’utilizzo di oggetti condivisi, come asciugamani o lenzuola.
Piatti, bicchieri e posate possono essere lavate con attenzione con il normale sapone da cucina, mentre i rifiuti prodotti devono essere smaltiti in un doppio sacchetto di plastica, chiuso e posizionato all’interno di una pattumiera chiusa, che non prevede il contatto con le mani per la sua apertura (apertura a pedale).
Individuare una zona cuscinetto
Ci sono regole utili da seguire a prescindere, tra le mura domestiche. Il primo suggerimento per evitare la trasmissione del virus in casa è quello di individuare una zona della casa dove togliersi le scarpe, gli accessori e gli abiti che avete utilizzato all’esterno dell’abitazione per andare a fare la spesa o per altre attività necessarie.
Questa semplice precauzione permette di arginare il rischio di contaminare le altre stanze. Quest’area potrebbe essere l’ingresso o una zona idonea dove riporre e disinfettare gli oggetti, oppure cestinarli, come nel caso di guanti o mascherine monouso.
Bisogna ricordarsi di disinfettare regolarmente gli oggetti che si utilizzano frequentemente, per esempio il cellulare e gli auricolari, soprattutto se con microfono, maniglie, pulsanti, tablet, computer, interruttori, telecomandi, controller dei videogiochi, tappetini del mouse e naturalmente dispositivi elettronici. Il suggerimento è di pulirli con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina.
Evitare i contatti con le persone ritenute fragili
La madre di tutte le regole poi è sempre quella del distanziamento sociale (con mascherine e mani igienizzate). Chi per motivi di studio o di lavoro ha molti contatti deve mantenere le distanze con le persone fragili e indossare la mascherina in loro presenza, anche se a casa.
Nonni e parenti con malattie croniche vanno protetti con grande attenzione perché per loro, in caso di infezione da Covid-19, il rischio di complicazioni è più elevato. Chi sa di essere stato in una situazione a rischio (ambienti esposti, posti di lavoro particolarmente affollati) dovrebbe evitare di fare visita a nonni o parenti fragili per un paio di settimane.
La tentazione di abbracciare una persona amata è forte, ma è meglio evitare. Se non si può rinunciare meglio farlo per pochi secondi all’aperto, con la mascherina (il consiglio è di utilizzare quelle con maggior livello di protezione, ovvero le Ffp2 o le Kn95) e i volti rivolti in direzioni opposte.
Igienizzare gli oggetti più utilizzati
Le superfici più utilizzate durante la giornata nelle aree comuni della casa vanno quotidianamente pulite e disinfettate: tavoli, sedie, scrivanie, bagni e lavandini per fare un esempio. L’utilizzo di semplici disinfettanti – spiegano le autorità – è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di contagio.
Si possono utilizzare sia disinfettanti a base alcolica, con percentuale di alcool (etanolo/alcool etilico) al 75 per cento, che prodotti a base di cloro (per esempio l’ipoclorito di sodio, comunemente noto come candeggina). La percentuale di cloro attivo in grado di eliminare il virus senza provocare irritazioni dell’apparato respiratorio è lo 0,1 per cento in cloro attivo per la maggior parte delle superfici.
Attenzione anche ai giocattoli dei bambini: consigliabile igienizzarli, anche con le salviette appositamente in commercio, specie se vengono utilizzati all’esterno dell’ambiente domestico e maneggiati da altri bimbi. Per i peluche è consigliabile un lavaggio in lavatrice a 60 gradi con un detersivo igienizzante. —
Per la spesa non servono guanti
Come comportarci quando andiamo a fare la spesa? Rispetto alla fase acuta di marzo e aprile le regole non cambiano. Non ci sono prove che gli alimenti o gli imballaggi possano trasmettere il coronavirus, quindi al momento non è necessario disinfettarli più di quanto si farebbe normalmente.
Fondamentale lavarsi le mani appena si rientra a casa e anche dopo aver sistemato la spesa. Si consiglia di mettere subito nel lavandino frutta e verdura, lavarle con acqua, asciugarle con carta assorbente e poi riporle nel contenitore del frigorifero.
Il sacchetto in cui erano va gettato nella spazzatura. Sparisce l’obbligo di indossare i guanti, che recentemente anche l’Oms ha giudicato non funzionali alla lotta alla pandemia nell’utilizzo quotidiano.
È buona norma tuttavia igienizzare le mani con le soluzioni idroalcoliche a disposizione all’ingresso dei negozi prima di fare la spesa e, in caso si decida di utilizzare ceste o carrelli igienizzare le impugnature con lo stesso gel, asciugando la superficie con un panno di carta. —
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