Cosa prevede la nuova ordinanza della Regione? Stretta fino al 13 aprile, la spesa solo con guanti, mascherine o altre protezioni

Niente passeggiate e corse in regione. Alimentari chiusi la domenica e obbligo di dispositivi di protezione per tutti

Nuova ordinanza, Fedriga: "Naso e bocca coperti nei supermercati, anche con una sciarpa"

Non ha concesso, alla fine, praticamente alcuna apertura Massimiliano Fedriga. Il presidente della Regione, infatti, ha deciso di confermare la linea dura, con una stretta ancora più serrata di quella adottata dal Governo, in Friuli Venezia Giulia fino al prossimo 13 aprile. La nuova ordinanza della Protezione civile siglata dal governatore, nel dettaglio, conferma il divieto assoluto di qualsiasi attività all’aperto, e vincola l’accesso ai supermercati – che continueranno a restare chiusi la domenica – all’utilizzo da parte dei cittadini del Friuli Venezia Giulia di materiale come mascherine facciali, guanti, o comunque oggetti protettivi (leggi qui l'ordinanza integrale)

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Le ordinanze regionali. La linea del Governo è quella confermata, anche recentemente, sia dal ministro della Salute Roberto Speranza sia da quello degli Affari regionali Francesco Boccia. Dopo il via libera al prolungamento del Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che ha confermato il lockdown del Paese fino al 13 aprile, palazzo Chigi ha spiegato che avrebbe accettato l’emanazione di nuove ordinanze regionali soltanto nel caso cui – a pena di impugnativa da parte dello Stato – queste fossero state maggiormente restrittive rispetto a quanto deciso a Roma.

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Esattamente come predisposto dal Friuli Venezia Giulia dove Massimiliano Fedriga dopo un’iniziale possibile apertura verso l’ammorbidimento dei divieti ha fatto marcia indietro. Una decisione, nel confermare la linea dura, presa in seguito a una serie di pareri ricevuti dal professor Fabio Barbone, direttore scientifico del Burlo Garofolo, e, per la parte che riguarda i minori, da una rappresentanza dei pediatri di libera scelta formata da Andrea de Manzini e Chiara Oretti (Asugi), Vincenzo Colacino e Bruna Ferroli (Friuli Centrale), Carlo Cacitti, Sergio Masotti e Gian Carlo Tondolo Gherbezza (Friuli Occidentale).

La conferma dei divieti. Fedriga, come accennato, è passato dalla possibile apertura manifestata martedì alla conferma – come peraltro hanno fatto altri suoi colleghi governatori: dal leghista Luca Zaia in Veneto al dem Vincenzo De Luca in Campania – di misure restrittive ancora più severe di quelle decise da palazzo Chigi. Il presidente, infatti, ha varato una nuova ordinanza della Protezione civile, valida fino al 13 aprile al pari del recente Decreto nazionale, che conferma tutti i divieti in vigore dallo scorso 21 marzo in Friuli Venezia Giulia.

In regione, in poche parole, continuerà a essere vietato – in aggiunta alle disposizioni nazionali – lo spostamento dal proprio domicilio, residenza oppure dimora se non per comprovate motivazioni di necessità, urgenza o salute oppure per portare il cane a fare i propri bisogni.

Non si potrà, quindi, svolgere, all’aperto e in luoghi pubblici, attività motorie o sportive e passeggiate di alcun tipo, anche in forma individuale e accedere all’interno dei locali con più di un componente del proprio nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone. Sarà obbligatorio tenere chiuso nella giornata di domenica, infine, tutte le attività commerciali di qualsiasi natura, fatte salve le farmacie, le parafarmacie, le edicole e gli esercizi nelle aree di servizio situati lungo la rete autostradale e a servizio di porti oppure interporti.

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Concessioni e consigli. Fedriga, in ogni caso, non si è fermato alle limitazioni decise il 21 marzo, ma ne ha imposte di altre. Da venerdì 3, e fino al 13 aprile, è obbligatorio l’utilizzo di guanti, mascherine, o comunque protezioni per naso e bocca, all’interno dei mercati e degli esercizi commerciali di beni alimentari e viene introdotto il contingentamento delle presenze per mantenere le distanze di sicurezza come previsto per le altre realtà. I dispositivi di sicurezza individuale sono inoltre raccomandati a tutta la popolazione che deve porre particolare attenzione a coprire naso e bocca durante le uscite.

Un discorso diverso, infine, riguarda il materiale di cartoleria in vendita all’interno di supermercati e ipermercati. In alcuni casi la scelta dei gestori degli esercizi commerciali – in ossequio alla normativa nazionale – è stata quella di impedire, spesso con dei veri e propri divisori, l’accesso ai reparti in cui si potevano acquistare penne e quaderni. Di fronte alla protesta di parecchie famiglie, però, la Regione ha prima pensato di intervenire direttamente nell’ordinanza salvo poi optare per una scelta più soft puntando su una “semplice” faq: siccome non è espressamente vietato, cioè, allora la vendita è consentita.

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