Cos’ha New York più di Udine? Ce lo spiega Ruggero de I Timidi

Tra i giovani e i meno giovani Ruggero de I Timidi – nome d’arte di Andrea Sambucco – è ormai un’istituzione. Dopo anni di gavetta comica, quel personaggio nato su YouTube con la canzone Timidamente io, un po’ impacciato ma sempre pronto a trattare temi scottanti in maniera disinvolta, ha raggiunto una fama crescente che l’ha visto affermarsi prima in rete e poi come cantante, fino a portarlo nei teatri. Dopo il travolgente successo del suo disco d’esordio, Frutto proibito, Ruggero de I Timidi è tornato con Giovani emozioni, un prodotto che ha la duplice veste di album e musical. Domenica 20 gennaio si è esibito al Teatro Palamostre di Udine, facendo registrare il tutto esaurito.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare lui e la moglie Fabiana a Chi ben comincia, il programma che segna l’inizio settimana su Radio Gioconda. Ci hanno raccontato il dietro le quinte e le radici autobiografiche del loro spettacolo, perché «il comico cerca sempre di scavare nel torbido della sua vita, senza avere paura delle proprie emozioni».
Se la comicità nasce da situazioni di disagio vissute in prima persona, ci racconta Ruggero, «quell’Andrea Sambucco che anni fa cercava tanto spasmodicamente il successo attraverso le sue canzoni ricorda per qualche verso il protagonista del musical. Alcuni episodi messi in scena ricalcano il mio passato da cantautore fallito, come quando suonavo ai matrimoni e mi urlavano di smetterla con i miei testi e di cantare Vasco». Insomma, non c’è un metodo per comporre le canzoni timide, Ruggero si lascia ispirare da ciò che gli accade, come nel caso del brano Torna!, un pezzo suggeritogli da un Cd dei Santo California comprato in un autogrill.
Tra tutti, quest’ultimo è forse il successo più amato di Ruggero, soprattutto in Friuli. È la storia di due amanti separati dall’Oceano, lei designer a New York, lui timido udinese. Un brano che ha coniato l’iconico slogan «cos’ha New York che Udine non ha?». Proprio per questo il ritorno a Udine – che è anche la città dove Ruggero è nato –, si carica di grandi emozioni: «è stato come sempre un misto tra la quotidianità e la perenne sensazione del debutto». Giovani emozioni, il suo ultimo album, comprende dieci canzoni che si rifanno tanto al mondo dei giovani quanto a quello degli anziani, cui è dedicata la toccante Vecchi. Ruggero non rinuncia alla comicità demenziale e disinvolta, smascherando i cliché dell’attualità, dai viaggi all inclusive ai tormentoni estivi. Il comico dimostra di conoscere bene il gergo dei giovani e si rivolge con ironia alla loro quotidianità, come nella canzone Mettimi un cuscino in faccia ma amami, che parla della temuta friendzone, che ha rivelato di aver provato e fatta provare. Non mancano i testi capaci di affrontare temi delicati ma spesso etichettati come “tabù”, come Vibratore, scritta in collaborazione con le ragazze de La valigia rossa e molto apprezzata dalle donne, tanto che «si scatena l’8 marzo ogni volta che la canto».
Se i testi puntano a suscitare una risata, le musiche si ispirano alla scena italiana degli anni ’70 e ’80, con omaggi a Battiato, De André e De Gregori. Il comico non nasconde come l’album e lo spettacolo siano un tentativo di rimettersi in gioco: «quando si vuol far ridere, dopo un po’ c’è il rischio di trattare sempre gli stessi temi, così le canzoni si somigliano tutte. A me, invece, piace variare e narrare quegli episodi assurdi di cui spesso abbiamo paura di parlare».
Ruggero non crea solo musica e spettacoli, ma anche video motivazionali. Ci ha così omaggiati di un improvvisato appello agli studenti che quest’anno affronteranno la maturità e dovranno confrontarsi con le novità previste dalla riforma. Il suo consiglio? Leggete attentamente quei volumi pieni di pagine e parole. L’intervista e l’intero appuntamento con Ruggero de I Timidi sono visibili sulla pagina Facebook di Radio Gioconda. Ringraziamo Ruggero e Fabiana per la disponibilità e non possiamo che dire loro «Torna(te)… a Udine». —
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