Cospalat, sotto torchio gli ex soci del consorzio

Il caso del latte tossico: i carabinieri del Nas sentiranno i 17 indagati. Le audizioni proseguiranno fino a fine agosto. Dissequestrati i computer
Udine 21 Giugno 2013. Spaccio Cospalat di Via Aquileia. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 21 Giugno 2013. Spaccio Cospalat di Via Aquileia. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. Saranno i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità a far partire gli interrogatori nei confronti degli ex soci della Cospalat e degli ex consiglieri del consorzio che risultano indagati nell’ambito della presunta truffa in relazione alla distribuzione in tutta Italia latte contaminato da aflatossine.

Sui tratta di Lorenzo Benacchio, 41 anni di Cervignano,Marco Nicolini 42 anni di Majano, Valter Bernardis 48 anni di Varmo, Loris Di Fant 52 anni di Rive d'Arcano, Arnaldo Bazzara 62 anni pure di Rive d'Arcano, Alessandro Masutti 36 anni di Mortegliano, Tobia Marcuzzi 57 anni di Osoppo, Luigi Rigonat 48 anni di Ruda, Mario Eletto 52 anni di Mereto di Tomba, Desirè Strizzolo 38 anni di Lestizza, Rudy Tavano 40 anni di Lestizza, Franco Tavano 79 anni di Sclaunicco, Roberto Cescutti 65 anni di Flaibano, Paolo Francescotto 59 anni di Terzo d'Aquileia, Lucio Pittao 48 anni di Arzene, Aniceto Bevilacqua 60 anni di Flaibano e Angelo Tosone 56 anni di Lestizza, quasi tutti assistiti dal legale difensore Cesare Tapparo.

Le audizioni disposte per gli allevatori sono già state calendarizzate: si comincerà mercoledì nella caserma dei carabinieri del Nas, altre due giornate di interrogatori sono state fissate per lunedì 29 e martedì 30, e poi ancora, senza soluzione di continuità, a partire dal 23 agosto.

Gli inquirenti contano attraverso la deposizioni di quelli che furono i soci del consorzio e che, in molti casi fecero anche parte del consiglio di amministrazione, di ricostruire i meccanismi attraverso i quali latte contaminato da concentrazioni di aflatossine superiori ai livelli consentiti dalle norme di legge, potesse essere commercializzato.

Le indagini condotte dai Nas di Udine, come si ricorderà, hanno portato all'emissione di sette misure cautelari personali richieste dalla Procura di Udine, coordinata dal pm Marco Panzeri, per commercio di alimenti cancerogeni, nocivi e adulterati e ad altri 17 allevatori del consorzio indagati. Al momento solo il presidente Renato Zampa si trova agli arresti domiciliari, il suo difensore Cesare Tapparo ha già acquisito alcune preconsulenze e sta compiendo attività di approfondimento relative alle normative e tecniche. Massimo riserbo sugli esiti delle consulenze ma il legale tiene a sottolineare che i dati dei campionamenti sulla presenza di aflatossine nelle masse «non si discostavano dalle norme».

Nel frattempo è stato disposto il dissequestro dei computer del laboratorio della Microlab Gabriella Mainardis ( che sarà interrogata dal pm martedì) e Cinzia Bulfon per le quali il gip Roberto Venditti ha attenuato la misura cautelare disponendo solo l’obbligo di presentazione come del resto è accaduto per Paola Binutti e per l’autotraspostatore Dragan Stepanovic, che nel suo recente interrogatorio, assistito dall’avvocato Massimo Zanetti ha ricostruito il sistema con il quale, durante i trasporti, il latte veniva prelevato e sostituito dall’acqua, precisando che a bordo dei camion esistevano due bollettari, uno falso e uno vero, documenti dei quali il Consorzio sarebbe stato a conoscenza. Nei confronti di Alaimo il giudice ha già revocato tutti le misure cautelari.

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