Costa meno e funziona meglio la dialisi ora si fa a domicilio

SAN DANIELE
Una sensibile riduzione dei costi sostenuti dal sistema sanitario per paziente trattato nonché un aumento esponenziale della qualità della vita per i malati.
La dialisi all’ospedale Sant’Antonio ha compiuto venti anni dalla sua fondazione e, in soli due decenni, ha raggiunto i massimi livelli in termini di qualità del servizio offerto: basti pensare che oggi la struttura sandanielese e, più in generale l’Ass3, è l’unica in regione a effettuare la dialisi peritoneale a domicilio grazie a una sperimentazione che, in un anno, ha coinvolto quasi una quarantina di utenti. «Il diabete è una malattia che colpisce mediamente il 10 per cento della popolazione – spiega Gianpaolo Amici, direttore della struttura che comprende San Daniele, Tolmezzo, Gemona e Codroipo –, uno ogni mille deve ricorrere alla dialisi. In Friuli Venezia Giulia la media delle persone dializzate è leggermente superiore a quella nazionale, stante il fatto che nella nostra regione ci sono più persone anziane».
In questo momento all’Aas 3 ci sono 107 emodializzati, 36 in dialisi peritoneale domiciliare, 4 in emodialisi domiciliare, 51 sono dovuti ricorrere al trapianto di rene. Ma quello che rende unica la struttura che comprende anche il nosocomio sandanielese è il fatto che da un anno, ovvero dall’avvio della sperimentazione, 36 persone effettuano a casa propria la dialisi. «Nei casi di particolare gravità della patologia – spiega Amici – il paziente deve sottoporsi a tre sedute settimanali di dialisi della durata di quattro ore ciascuna. Il trattamento, che comprende anche il trasporto nella struttura e il personale infermieristico, costa all’azienda circa 40 mila euro all’anno. Grazie ai dispositivi per il domicilio, del valore di 26 mila euro ciascuno, i costi si abbattono drasticamente aumentando la qualità della vita dei pazienti».
Un percorso, quello della domiciliarizzazione del malato, partito a San Daniele sin dal 2013, ovvero dall’arrivo del nuovo direttore Amici e che, grazie alla sperimentazione, sta facendo scuola in tutta la regione. «Siamo stati dotati di 26 macchine per la dialisi peritoneale e due per l’emodialisi a domicilio – spiega il primario –. E grazie a un collegamento internet siamo in grado di effettuare modifiche al trattamento da remoto. Certo, non tutti possono essere dotati delle apparecchiature per il trattamento a casa perchè è necessario rispondere a precisi parametri».
Quella attuata dall’Ass3 è dunque una rivoluzione epocale in termini di trattamenti di una patologia in continua crescita. Gli storici risultati raggiunti in soli due decenni sono stati illustrati nei giorni scorsi nel corso di un evento organizzato alla Guarneriana al quale hanno preso parte, oltre al dottor Amici, anche il sidnaco Pietro Valent, Pierpaolo Benetollo (dg dell’Aas 3) e Massimo Adorati Menegato, fondatore ed ex direttore del reparto. —
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