Costretti ad aspettare o lasciati a piedi, i disagi dei pendolari: «Mancano 15 autisti»
La protesta in Val Tagliamento e l’appello dei sindacati di Arriva dopo le lamentele dei cittadini: «Siamo noi i primi a essere dispiaciuti per i disservizi»
Persone costrette ad aspettare anche mezz’ora. Altre che vengono lasciate a piedi. Altre ancora che si sono viste passare le corriere davanti senza fermarsi. Il problema è riconducibile alla mancanza di autisti. A riferirlo è Enrico Marcuzzi del sindacato Asi di Arriva Udine. «In montagna – afferma – mancano quindici autisti e chi è in servizio deve fare corse in più. L’utenza crede, visto che chi le fa deve rispettare prima il proprio turno, non sia in orario ma così non è. Purtroppo alcune frazioni sono addirittura rimaste isolate senza pullman anche per un giorno intero».
«I primi a essere dispiaciuti sono proprio gli autisti – prosegue Marcuzzi –. Non vorrei quei pochi che ci sono, oltre a dover far fronte agli straordinari, vengano considerati anche negligenti. Non è così. Purtroppo i pensionamenti sono tanti come i dipendenti che anche dopo tanti anni di lavoro qui in azienda se ne vanno per altri posti più appetibili, soprattutto da un punto di vista economico, e purtroppo non c’è un ricambio e a rimetterci, lo sappiamo bene, sono proprio gli utenti». Molte lamentele, infatti, erano arrivate da numerosi pendolari da Lauco a Enemonzo.
«Purtroppo nostro malgrado, viviamo quotidianamente le grosse problematiche derivanti dalla mancanza di corse dei mezzi nel trasporto pubblico locale di Udine e della montagna – prosegue Marcuzzi –. Ogni giorno assistiamo a scene in cui persone restano a terra, non riescono a raggiungere il posto di lavoro, l’ospedale, o a prendere le coincidenze per altri mezzi. Molti si trovano a dover aspettare anche mezz’ora nelle fermate al freddo, con l’unico mezzo che passa, ormai sempre più scarso e insufficiente. Spesso è proprio il primo autobus che passa a trovarsi di fronte a una situazione esplosiva, con il conducente che, suo malgrado, deve calmare e spiegare ai passeggeri che le carenze di corse non dipendono da noi, ma da chi dovrebbe provvedere ad assumere nuovi autisti e garantire il corretto svolgimento delle tratte».
«Noi autisti facciamo tutto il possibile – proseguono –, a volte sforando anche il nostro orario di lavoro, per garantire un servizio che, purtroppo, non è mai sufficiente. Abbiamo cercato di sensibilizzare l’azienda Arriva Udine, la Regione e persino la politica sul problema, ma ad oggi nulla è cambiato; anzi, la situazione sta peggiorando sempre di più. Per questo chiediamo agli utenti di comprendere che noi autisti, che siamo in servizio, non siamo la causa di questi disagi». «Siamo solo più stanchi – conclude –, nervosi e dispiaciuti nel vedere che il nostro lavoro risulta quasi inutile di fronte a un sistema che non funziona come dovrebbe. Se non fosse per gli utenti, non avremmo un lavoro, e ci impegniamo ogni giorno per cercare di migliorare la situazione per entrambi. Ci auguriamo che la situazione migliori presto, ma sappiate che siamo dalla vostra parte, sempre».
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