Cotonificio di Torre: accordo con i privati per cercare fondi

Pordenone, la giunta a caccia dei finanziamenti del “piano città” Anci. Previsti appartamenti, uffici e la scuola del quartiere

PORDENONE. Il Comune si candida ad entrare nel “Piano nazionale per le città” con un progetto di riqualificazione dell’ex Cotonificio di Torre. La proposta, licenziata ieri dalla giunta presieduta dal sindaco Claudio Pedrotti su proposta dell’assessore all’Urbanistica Martina Toffolo, prevede non solo il coinvolgimento dell’ente pubblico, ma anche del privato, segnatamente della società Programma Costruzioni 3 srl, proprietaria degli immobili relativi all’ex Cotonificio Veneziano.

Questa peculiarità, insieme ad altre caratteristiche, come la volontà di intervenire su un’area urbana degradata, la disponibilità di risorse finalizzate, la cantierabilità immediata dell’intervento, gli obiettivi di miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale, il contenimento di consumo di nuovo suolo non edificato, hanno reso questo progetto un ideale candidato al Piano nazionale predisposto dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, e contenuto del cosiddetto “Decreto sviluppo”.

Il fascicolo che sarà inviato all’Anci e alla Cabina di regia, ovvero il soggetto che si occuperà della valutazione delle proposte, di fatto recupera le destinazioni già previste dal piano particolareggiato del Comune di Pordenone approvato ancora nel 2009, e che prendeva in esame proprio l’area dell’ex Cotonificio veneziano di Torre.

Il piano prevedeva già sia interventi privati volti all’insediamento di attività commerciali, direzionali e di social housing, sia interventi pubblici volti alla realizzazione di un nuovo plesso scolastico: la scuola media. Nell’area è stata peraltro prevista la realizzazione di percorsi pedonabili e ciclabili di collegamento fra fabbricati e di collegamento con il centro della città attraverso il parco archeologico, di cui è prevista la cessione al Comune, e il parco del Seminario, percorso già esistente.

L’attuazione di questi interventi, pure prevista dal piano particolareggiato, non è stata ancora avviata in quanto la proprietà degli immobili ricadenti nell’ambito del piano stesso, non ha ancora firmato la convenzione urbanistica, ma si tratta di un passaggio la cui fattibilità è, evidentemente, scontata. Nella delibera si fa riferimento anche alle risorse necessarie alla realizzazione della scuola, compresa nel programma triennale dei lavori pubblici 2014 con spesa da finanziarsi in conto capitale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto