Covid, muore due settimane dopo la moglie

Remo Martinis aveva 84 anni, la consorte 82. A gennaio avevano perso il figlio Daniele, scomparso in un incidente in montagna

cordenons

Muore quindici giorni dopo la moglie e a nemmeno due mesi dalla morte del loro figlio Daniele. Remo Martinis, padre del runner 48enne – morto il 30 gennaio ad Andreis mentre stava facendo un’escursione in montagna – è deceduto giovedì a 84 anni nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Pordenone, dov’era ricoverato da qualche giorno per il Covid.

Il 21 febbraio, appena ventiquattro giorni fa, l’uomo aveva perso anche la moglie, Angela Della Pietra (da tutti conosciuta come Adriana). Già malata, la donna si è lasciata morire per il troppo dolore provato per la scomparsa improvvisa e prematura del figlio. Si è spenta, all’età di 82 anni, nella sua abitazione.

Della famiglia Martinis, originaria della Carnia e trasferitasi a Cordenons nel 1967 per lavoro, è rimasto il fratello e figlio maggiore Fabrizio Martinis, rallysta e socio della carrozzeria Jolly di Cordenons.

Fabrizio non trova le parole, non ne ha più. «Questo non è di certo uno dei miei periodi migliori – si limita a dire –, ma devo guardare avanti. Fino al giorno prima di perdere mio fratello, avevo vissuto la vita con i normali problemi che accadono. Da allora il dolore è entrato nella nostra famiglia e si è portato via anche i nostri genitori anziani: la morte di Daniele per loro è stata un duro colpo. Papà negli ultimi giorni in ospedale, dove è stato seguito amorevolmente, sembrava cominciare a riprendersi. Poi però è precipitato tutto. Ora loro sono le mie tre stelle in cielo».

Come già per la moglie, i funerali di Remo Martinis si svolgeranno in forma privata in data da definirsi. «La loro richiesta era quella di essere cremati e così sarà – aggiunge il figlio –. Ho chiesto anche che siano seppelliti entrambi nella tomba in cui riposa Daniele, perché stiano insieme».

I Martinis erano originari di Ampezzo. «Mia mamma ha lavorato per trent’anni all’ex Cotonificio Veneziano di Pordenone – racconta il figlio –. Non avendo famiglia che li potesse aiutare con noi figli, ha sempre fatto il turno di notte, così da seguire la famiglia di giorno». Il papà ha invece lavorato come boscaiolo, quindi all’ex Ceramica Scala e poi alla Legnami Piazza. Per entrami i coniugi Martinis la loro è stata una vita dedicata alla famiglia, spezzata improvvisamente quando hanno perso il loro adorato figlio.

La vita di Daniele, esperto runner, si è fermata per colpa di una disattenzione, una banale scivolata in montagna. L’escursionista era scivolato a quota 1.400 metri su un tratto di sentiero ghiacciato, nonostante calzasse i ramponi. A dare l’allarme era stata la sua compagna, che era insieme a lui. Calato dall’elicottero, il medico che l’ha soccorso non aveva potuto fare altro che constatarne il decesso. —



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