Crac Fabbriche Riunite I clienti dell’ex tronista reclamano 1,2 milioni

brugnera. I clienti dell’ex tronista Paolo Marco Filippin reclamano un recupero di caparre per mobili mai consegnati e altro pari a un milione 251 mila 721,96 euro: il Tribunale di Pordenone deciderà oggi sullo stato passivo della fallita ex Fabbriche Riunite srl di Brugnera. In tutto 84 creditori elencati in dieci pagine sul portale dei fallimenti online: ci sono privati, aziende, banche e Longarone Fiere. Le somme reclamate vanno da poche migliaia di euro a 125 mila euro e l’operazione dell’eventuale recupero si annuncia complessa. L’azienda di Brugnera era nata della ditta di commercio al dettaglio di mobili “L.Sato Italia – Arte dell’Arredo” con sede in via Carpené e l’azienda era stata perquisita dalle Fiamme gialle qualche mese fa. Il caso è quello di una presunta truffa legato al nome di Filippin, star nello show di qualche anno fa “Uomini e donne”. È al centro dell’indagine e l’udienza per Fabbriche riunite (con curatore Fabio Malnis e giudice delegato Lucia Dall’Armellina) deciderà di insinuare nel passivo dell’azienda le richieste di risarcimento dei clienti.

I clienti della Fabbriche Riunite che si sono rivolti a legali, sindacati e associazioni che tutelano i diritti dei consumatori affermano di avere sempre ricevuto nei mesi scorsi tramite telefono e sms dei rinvii sulla consegna dei mobili che – dicono – hanno ordinato e pagato. «Auspichiamo che dall’attività della Procura e del curatore fallimentare si riesca a comprendere quello che è accaduto – dicono alcuni ex clienti –. Prima di svolgere ulteriori valutazioni sulla possibilità di ottenere o meno le somme versate sarebbe opportuno attendere la conclusione delle indagini della Procura».

L’ex tronista Filippin si è sempre proclamato innocente e finita l’avventura in tivù è scomparso dalle scene fino a quando è finito nella spirale giudiziaria dell’indagine per truffa. L’inchiesta della Procura va avanti sul caso dei mobili venduti nella “L.Sato Italia srl” e mai arrivati a oltre cento clienti. All’asta fissata il 23 ottobre andranno tre lotti dell’azienda fallita, con un valore di 7 mila euro. —

C.B.

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