Crescono i contagi, l'Austria verso il lockdown. La Slovenia chiude i confini per altre tre settimane

In Slovenia sono iniziati i controlli alla frontiera con l'Italia, e l'ingresso di persone è consentito solo ai cittadini sloveni o ai possessori di un permesso di residenza permanente o temporanea, 11 marzo 2020. ANSA/MAURO ZOCCHI
In Slovenia sono iniziati i controlli alla frontiera con l'Italia, e l'ingresso di persone è consentito solo ai cittadini sloveni o ai possessori di un permesso di residenza permanente o temporanea, 11 marzo 2020. ANSA/MAURO ZOCCHI

VIENNA. Contagi in aumento costante: nelle ultime 24 ore, tra giovedì 29 e venerdì 30 ottobre, in Austria sono stati registrati 5.627 nuovi casi di coronavirus. Un numero mai raggiunto dall'inizio dell'emergenza pandemica e che potrebbe spingere le autorità di Vienna a varare misure drastiche per contrastare la diffusione del virus, che ha già causato oltre mille morti nel Paese. Il cancelliere Sebastian Kurz potrebbe prendere oggi, assieme all'esecutivo, decisioni in tal senso: non è escluso neppure il ricorso a un nuovo lockdown sulla falsariga di quello già adottato la scorsa primavera.

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Situazione non diversa in Slovenia, dove giovedì 29 ottobre i nuovi casi di Covid-19 sono stati 2.488 su 7.202 tamponi effettuati: l'indice dei positivi è salito vertiginosamente al 34,55%. I ricoverati negli ospedali del Paese sono 660, di cui 109 in terapia intensiva. Otto i decessi.

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Per questo motivo il governo ha deciso di prolungare fino a complessivi 28 giorni le norme restrittive emanate la scorsa settimana e valevoli per soli sette giorni, come riporta Il Piccolo. Il che significa quarantena per chi arriva dal Friuli Venezia Giulia, ristoranti, bar, alberghi, palestre e casinò chiusi, divieto di spostamento dal proprio comune di residenza, coprifuoco dalle 21 alle 6 e trasporto pubblico ridotto a un terzo della sua capacità operativa.
 

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Chiusi anche asili e scuole elementari per altri sette giorni. "Molti asili e scuole stanno affrontando personale malato, quindi abbiamo deciso di tenere chiusi gli asili e le scuole primarie per un'altra settimana", ha detto il ministro dell'istruzione Simona Kustec. "Al contrario, i presidi delle scuole superiori si assicurano di essere ben preparati per l'apprendimento a distanza".

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