Crolla il tetto, famiglia resta senza casa

Porpetto: distrutta per il maltempo la copertura dell’ex agriturismo “La Quiete”. Inagibile l’abitazione adiacente
Porpetto 20 Agosto 2013 tetto casa a castello Telefoto Copyright Petrussi Press / TURCO
Porpetto 20 Agosto 2013 tetto casa a castello Telefoto Copyright Petrussi Press / TURCO

PORPETTO. Tragedia sfiorata a Castello di Porpetto: crolla, a causa del maltempo e dell'età, il tetto dell'ex storico agriturismo “La Quiete”: per il timore di ulteriori crolli è stata evacuata la famiglia che abita nello stabile adiacente.

Momenti di paura, ieri mattina, per la famiglia Foschiatti, l'anziana madre Italia e il figlio quarantenne Raffaele: nella zona stava piovendo, quando i due hanno improvvisamente sentito un boato seguito dal rumore di un crollo che ha fatto tremare i vetri di casa.

Spaventati, sono immediatamente usciti dall'abitazione, accorgendosi subito che il tetto del “casale” adiacente (in realtà si tratta di un unico edificio) era crollato. Intanto i vicini, anche loro usciti perchè spaventati dal boato, hanno prontamente dato l'allarme.

Sono arrivati sul posto i vigili del fuoco di Cervignano, la squadra della Protezione civile di Porpetto, la Polizia municipale, e l'assessore ai Lavori pubblici, Lino Turolo.

I pompieri, accertate le condizioni dell'immobile, che hanno evidenziato la precarietà della struttura e un forte pericolo per ulteriori crolli, hanno dichiarato inagibile l'intero edificio e quindi anche la casa dei Foschiatti. E' stata staccata la corrente elettrica per evitare ulteriori danni provocati da un possibile corto circuito.

L'anziana donna e il figlio, per ovvie ragioni di sicurezza, sono stati fatti allontanare sotto stretto controllo della Polizia municipale e dei vigili. I due hanno lasciato la casa con la morte nel cuore. Madre e figlio sono stati ospitati da parenti, in attesa che l'assistente sociale del Comune trovi loro un alloggio adeguato, come hanno riferito sia il sindaco Pietro Dri che l'assessore Lino Turolo. Intanto la Protezione civile provvedeva a mettere in sicurezza l'area.

La storia di questo edificio, l'ex agriturismo “La Quiete”, oggi di proprietà della famiglia Finco di San Giorgio di Nogaro, risale all'800, quando la famiglia dei conti Frangipane realizzò il “palazzo”, tuttora esistente e in mano a privati, con le relative barchesse (stalle).

Negli anni '70, le stalle vennero trasformate in agriturismo (parola sconosciuta allora, si usava dire “frasca”) dalla famiglia di Delio Foschiatti. Successivamente, l'immobile venne messo all'asta e acquistato dai Finco di San Giorgio e lasciato praticamente disabitato. Solo la piccola di proprietà di Foschiatti Guerrino era rimasta abitata: ora neppure quella.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto