Crollo della gru a Porcia, si indaga per disastro colposo

Sono imminenti gli avvisi di garanzia. Sul tavolo del pm Maria Grazia Zaina è arrivata la relazione tecnica dei periti

PORCIA. Sono imminenti gli avvisi di garanzia nell’inchiesta sul crollo della gru in un cantiere edile di via Roma. Sul tavolo del pm Maria Grazia Zaina è arrivata ieri la relazione tecnica dei funzionari dell’Aas5 che si occupano della sicurezza nei luoghi di lavoro.

I primi controlli nell’area in cui è avvenuto l'incidente erano scattati immediatamente dopo lo schianto del gigantesco mezzo, che solo per un caso fortuito non ha provocato vittime o danni alle persone. Per gli eventuali responsabili dell’accaduto, la Procura ha ipotizzato i reati di crollo colposo di edificio e di disastro colposo. Al momento, comunque, non risulta nessun nome iscritto nel registro degli indagati, in quanto sono da chiarire le diverse posizioni dei soggetti coinvolti. Per questo motivo, la Procura indagherà ad ampio raggio, sino ad arrivare all’individuazione dei profili di responsabilità e capire cosa realmente sia andato storto al punto da causare il collasso della maxi gru. Si cercherà dunque di capire se il mezzo sia stato ancorato al terreno seguendo la procedura corretta, e se chi doveva vigilare sulla sicurezza nel cantiere abbia svolto il compito.

Per ricostruire in modo chiaro il quadro delle responsabilità, la Procura potrebbe decidere di ordinare anche una perizia tecnica.

Mentre le indagini proseguono, a Porcia si cerca di ritornare alla normalità in quel quartiere residenziale dove è ancora tanta la rabbia per quanto è accaduto. Il caso ha voluto che al momento del crollo nessuno si trovasse nel parcheggio del supermercato, sul marciapiede o per strada, e che il proprietario del giardino dell’abitazione al civico 2 di via Alfieri, devastato dal gigante metallico, fosse rientrato in casa pochi istanti prima. Chi ha assistito all’episodio non si dà pace pensando alla tragedia sfiorata, ed è in attesa di conoscere i nomi dei responsabili di quello che avrebbe potuto essere un disastro. Le decine di famiglie che vivono negli appartamenti del quartiere, alle porte del centro storico, vorrebbero veder chiudere il cantiere (all’opera per costruire il “Principe 2”, edificio a destinazione residenziale e commerciale), al posto del quale preferirebbero un parco.

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