Cultura friulana in lutto: è morto il pittore Otto D'Angelo

In oltre mille quadri, Otto D’Angelo aveva rappresentato il suo Friuli, quello di una volta, con una delicatezza e una sensibilità che lo avevano fatto entrare a buon diritto tra gli artisti più amati nella Piçule patrie
Otto D'Angelo (Foto di Giandaniele Zoratto)
Otto D'Angelo (Foto di Giandaniele Zoratto)

COLLOREDO DI MONTE ALBANO. «Sono un malato di pennelli» aveva detto a fine luglio in una lunga intervista al nostro giornale in occasione del suo 95 esimo compleanno: «Dipingo ogni giorno – aveva detto - finché posso farlo».

Otto D’Angelo, il pittore della civiltà contadina si è spento oggi, 8 settembre, dopo aver celebrato in migliaia di opere il suo amatissimo Friuli. In oltre mille quadri, Otto D’Angelo aveva rappresentato il suo Friuli, quello di una volta, con una delicatezza e una sensibilità che lo avevano fatto entrare a buon diritto tra gli artisti più amati nella Piçule patrie e tra quelli che dal Friuli vivono lontani ma che di quella terra portano nella mente e nel cuore le immagini.

Ultimo di otto fratelli, ecco il perché di quel nome, D’Angelo era nato a San Vito di Fagagna il 28 luglio del 1923 in una famiglia di mezzadri. Sposato con Teresa Lisena Birarda nel 1951, scomparsa da qualche mese, aveva due figli, Auro e Flavia, risiedeva a Caporiacco di Colloredo di Montalbano.

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