Cuori, stendardi e carrozze: a Cividale si celebra l’amore
La festa di San Valentino si allarga a tutta via Carlo Alberto. Previsti chioschi e mercatini. L’appuntamento è domenica 16, venerdì 14 messa con la benedizione delle chiavette

Un exploit, quest’anno. La festa di San Valentino organizzata dall’associazione Borgo San Domenico si presenta, nell’edizione 2025, in forma decisamente potenziata rispetto al pregresso a livello di allestimenti e decorazioni, che diversamente da quanto avvenuto finora non interessano solo il braccio dell’ex statale utilizzato come sede delle bancarelle della fiera bensì tutta via Carlo Alberto.
Cuori rossi e stendardi della borgata creano atmosfera fin dall’inizio di piazza Paolo Diacono, annunciando ai visitatori l’evento e creando una sorta di percorso dedicato: la data della manifestazione sarà lievemente postuma rispetto a quella canonica (il 16 febbraio, una domenica), ma nella ricorrenza esatta, il 14 febbraio, il borgo festeggerà comunque con la celebrazione della messa in onore del patrono degli innamorati nella chiesa associata al suo culto (oltre che a quello di San Silvestro).
La funzione solenne sarà officiata alle 10.30 e verrà accompagnata dalla corale Foraboschi del duomo di Cividale. Nel corso del rito si rinnoverà la tradizione della benedizione del pane e delle chiavette di San Valentino.
Domenica 16, poi, i grandi festeggiamenti, che si apriranno alle 9: decine di bancarelle con oggettistica a tema, creazioni realizzate interamente a mano da artisti locali, ravviveranno l’area d’ingresso al centro storico da via Carlo Alberto. L’associazione Borgo San Domenico, i cui volontari sono al lavoro da parecchi giorni, allestirà pure un chiosco per i ristori e collocherà – come negli anni scorsi – una “panchina dell’amore”, sulla quale si potrà lasciare una dedica alla persona del cuore.
Per il pomeriggio è in programma la consueta processione con traslazione della reliquia del braccio del santo dalla Sala delle reliquie del Centro San Francesco fino alla chiesa di San Valentino; seguirà il canto dei Vespri, con una seconda benedizione del pane e delle chiavette di San Valentino, nonché dei fidanzati.
E l’apertura del luogo di culto per la circostanza amplierà dunque, per una giornata, anche l’elenco delle opzioni culturali per i visitatori, che potranno scoprire una chiesa documentata fin dal VII secolo, custode di alcune tombe di epoca longobarda (individuate da scavi archeologici eseguiti all’inizio del secolo scorso), distrutta nel 1272, quindi riedificata e nuovamente rifatta nel XVI secolo.
Ulteriori rimaneggiamenti avvennero nel Settecento, nell’Ottocento e all’inizio del Novecento. Alcuni degli affreschi che decorano l’aula (tra cui l’Annunciazione, nel presbiterio) e il soffitto della sacrestia sono attribuiti alla mano di Giulio Quaglio. Fin dal mattino nell’area della fiera sarà attiva una carrozza trainata da cavalli, per romantici (o divertenti, per i più piccoli) giretti lungo via Carlo Alberto.
Per la stessa domenica, peraltro, è previsto un ulteriore mercatino (quello dei Patriarchi, proposto in alternanza alla fiera dell’usato Il Baule del Diavolo) sull’altra sponda del Natisone, in Borgo di Ponte: giorno ricco di attrattive, insomma, con conseguenti previsioni di affluenza in città.
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