Custodia in ospedale dopo l’accoltellamento

La 38enne di Mortegliano che ha colpito il compagno resta ancora ricoverata in psichiatria 
MORTEGLIANO. Ha cercato di ricostruire di fronte al Gip Matteo Carlisi alcuni dei drammatici momenti in cui, all’alba di sabato, ha impugnato un coltello da cucina e ha aggredito il suo compagno. Ieri nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Udine Federica Purino, 38 anni, assistente sanitaria, ha affrontato l’udienza di convalida dell’arresto effettuato dai carabinieri della Compagnia di Latisana poco dopo l’accaduto, con l’accusa di tentato omicidio. E, tra le lacrime, ha ricordato qualcosa.


«La mia assistita – ha sottolineato l’avvocato udinese Filippo Mansutti – aveva alcuni ricordi e ovviamente li ha raccontati ai magistrati. Ma era ancora in parte confusa e così la sua narrazione, a tratti, si interrompeva, anche per la commozione. Non ha parlato solo di sabato – prosegue il legale –, ma ha anche riferito dell’aggressione che lei stessa aveva subito, solo pochi giorni prima, mentre lavorava al Servizio per le dipendenze (Sert) dell’ospedale di Palmanova».


Secondo quanto riferito già qualche giorno fa dalla stessa difesa, la trentottenne era stata improvvisamente assalita da un paziente e poi, aggiunge ancora l’avvocato Mansutti, «aveva anche avuto un mancamento, tanto che c’è stato pure un accesso al pronto soccorso».


Al termine dell’udienza il sostituto procuratore Andrea Gondolo ha chiesto la misura di custodia cautelare in carcere o in un luogo di cura se ritenuto necessario. E il Gip Carlisi ha poi disposto, per il momento, la custodia cautelare in Psichiatria e l’accompagnamento in carcere al venire meno delle ragioni del ricovero. L’arresto è stato convalidato.


La Procura, intanto, ha avviato la procedura per affidare a un esperto il compito di svolgere una perizia psichiatria sulla trentottenne. L’incarico sarà affidato venerdì mattina al dottor Marco Bertoli.


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