Da Bovec a Sella Nevea in bus navetta

Collegamenti assicurati dagli albergatori sloveni. Previsti maxi sconti sugli skipass. E Sappada resta nel circuito Promotur

TRIESTE. Sconti del 50% sugli skipass e accordi con gli albergatori di Bovec per salvare la stagione invernale a Sella Nevea. Ieri l’assessore e vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, accompagnato dal direttore di Promotur Manlio Petris, ha incontrato i sindaci di Chiusaforte e della località slovena.

Un faccia a faccia per risolvere il rischio di un tracollo del turismo locale, causato dall’impraticabilità delle piste oltreconfine ferme dallo scorso gennaio dopo la caduta di due cabine di risalita.

L’incidente, senza conseguenze per le persone, ha determinato il fallimento della società che gestiva il versante sloveno: la Atc Kanin, che si era trovata nelle condizioni di dover fronteggiare un improvviso calo degli affari e di chiudere la stagione con largo anticipo.

Una vicenda che, peraltro, sta rendendo sostanzialmente inutile l’utilizzo del mega-impianto transfrontaliero del massiccio del Canin, per il quale la Regione nel 2007 (sotto la legislatura di Riccardo Illy) aveva investito ben 20 milioni di euro di fondi pubblici.

La struttura, che serve a collegare proprio Sella Nevea a Bovec, è stata concepita per portare in cima gli sciatori e farli spostare liberamente da un confine all’altro. L’inaugurazione risale ad appena tre anni fa, con Renzo Tondo presidente.

Con la parte slovena indisponibile, Sella Nevea corre il pericolo di una vertiginosa perdita economica. La Regione, nel giro di qualche giorno, ha organizzato l’incontro.

È stato innanzitutto ribadito «l’interesse a mantenere il collegamento transfrontaliero», ma per evitare il tracollo, afferma il direttore Petris, Promotur prevede incentivi ad hoc: i turisti che alloggiano a Bovec, soprattutto stranieri, potranno sciare a Sella Nevea con una riduzione indicativa del 50% sullo skipass plurigiornaliero; anziché 28 euro costerà 14.

I proprietari degli hotel, invece, metteranno a disposizione i pullman per trasportare i turisti. «Il problema – avverte Petris – è che se si ferma Bovec chiudono anche gli albergatori. Con questa promozione cerchiamo di vendere comunque il prodotto turistico del Canin».

La Slovenia, inoltre, ha annunciato l’intenzione di programmare un investimento di circa 40 milioni di euro per ristrutturare l’intero sistema sciistico, avvalendosi di fondi comunitari e nazionali. Un’iniziativa accolta favorevolmente dalla Regione, che ha confermato il proprio sostegno in una logica di cooperazione transfrontaliera.

«Sono assolutamente soddisfatto – commenta Bolzonello – abbiamo trovato con molta rapidità una soluzione che rischiava di diventare davvero problematica per l’economia della nostra montagna. Era una questione più tecnica che politica, ma ci siamo impegnati seriamente per ottenere subito un percorso praticabile».

Promotur, infine, ha rinnovato anche l’intesa con la società veneta “Campetti 2000” che gestisce le piste di Sappada per dare continuità alla convenzione che consente a chi acquista lo skipass stagionale (la Carta neve) di sciare in tutti i poli del Friuli Venezia Giulia, includendo anche Sappada.

Una possibilità che, fino all’altro giorno, rischiava di saltare per la prossima stagione invernale, dal momento che l’anno scorso sono stati per lo più gli sciatori del Fvg a recarsi in Veneto, piuttosto che viceversa. Ma l’accordo, alla fine, è stato raggiunto.

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