Da cinque giorni niente segnale Rai: «Val Tramontina senza Sanremo»

Denuncia del consigliere regionale Giampaolo Bidoli: Mediaset funziona. «Invano faccio il giro di garanti regionali e Corecom; nessuno risponde» 

Dopo i problemi di ricezione per i cellulari, peraltro non ancora del tutto risolti soprattutto a Campone, da quasi una settimana manca il segnale Rai in Val Tramontina.

«Niente Sanremo per gli utenti della valle – ha commentato con una battuta il consigliere regionale e comunale Giampaolo Bidoli (Patto per l’autonomia), il quale ha precisato di riuscire a vedere il Festival solo grazie al satellite –. Poco male direbbe qualcuno: il problema è che il segnale Rai da oltre cinque giorni manca e spesso salta (Mediaset e altri canali, invece, funzionano benissimo).

Da tre giorni faccio il giro degli uffici Rai, di garanti regionali e Corecom, solamente per citarne alcuni, ma invano. Ciò che non salta, invece, è la trattenuta del canone Rai sulla bolletta elettrica. Bella invenzione, non c’è che dire. Soddisfatti o rimborsati? Si provi a richiedere il rimborso».

Bidoli ha messo in evidenza l’assurdità della situazione: anche in altri casi di disservizi, non solamente legati alla televisione, le quote da pagare arrivano sempre puntuali, nonostante la fornitura sia invece tutto tranne che puntuale.

«Il giusto sarebbe pagare per un servizio ricevuto e non dover sindacare per una mancanza nell’erogazione di tale servizio – ha sottolineato l’ex sindaco di Tramonti di Sotto –. Proviamo a pensare, per esempio, di andare al ristorante: una volta seduti, il cameriere presenta subito il conto, senza neanche avere servito le pietanze. Alla fine del pranzo, se non si è soddisfatti, si ha la possibilità di compilare un modulo di richiesta rimborso da inviare alla direzione del ristorante motivando nello specifico la segnalazione.

Quindi aspettare la risposta del proprietario, avviare il contenzioso, nominare se del caso un avvocato o affidarsi al giudice di pace: insomma, un esempio pratico per fare capire l’assurdità dell’ennesima situazione che affligge la Val Tramontina, area in cui, nonostante gli sforzi profusi dalle amministrazioni locali, i servizi vengono costantemente tagliati o comunque forniti in maniera discutibile, salvo poi pontificare sulla salvaguardia della montagna».

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