Da Cussignacco a Godia ecco la mappa dei pignarûi a Udine

Nel pomeriggio saranno accesi sei falò. Dolci e musica per tutti. Tornano le vecchine in piazza San Giacomo
Bumbaca Gorizia 05.01.2012 Falò epifanico Montesanto - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05.01.2012 Falò epifanico Montesanto - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

UDINE. Se il 2016 sarà per gli udinesi un anno fortunato lo sveleranno oggi i fumi dei sei pignarûi che arderanno in diversi punti della città, accompagnandosi agli altri fuochi epifanici che saranno accesi in tutto il Friuli storico.

In chiusura delle feste natalizie si rinnova la tradizione dei falò che con l’antico rito del fuoco propiziatorio animerà il pomeriggio dell’Epifania nei diversi quartieri cittadini. Si comincia a Cussignacco con l’accensione del pignarûl nella frazione di Sant’Ulderico, alle 17.30.

Tra cioccolate e vin brulé, dolci e musica, nel quartiere l’appuntamento è fissato per le 16.30, ma l’intrattenimento per grandi e piccini inizierà alle 17 in attesa, mezz’ora più tardi, dell’accensione del grande falò organizzato dal Circolo culturale Ellero in collaborazione con il gruppo locale “No stà sgurlà” e la “Ursus animazione”.

La festa della Befana, alle 17,45. sarà festeggiata anche in Baldasseria con la pira allestita nel campo tra via Baldasseria Alta e via Cargnacco grazie a Luciano Gon, della Coldiretti, con l’appoggio del locale gruppo Ana.

Alle 18 sarà acceso il pignarûl di Laipacco realizzato dal locale Circolo culturale con il supporto del “Motoclub Pistoni urlanti”.

E così anche per il 2016 la Befana arriverà in motocicletta, in piazza distribuirà dolci ai piccini in attesa della lotteria, del minestrone e del panettone per tutti. Contemporaneamente, alle 18, brucerà il falò all’ex caserma Osoppo (via Adige - laterale via Cividale) promosso dal centro sociale Tepee tal Parco, Ateneo Libertario Friulano, Csa in esilio, Dumbles - feminis furlanis libertariis per fondere idee, musica, parole, dolci e brulé, con l’obiettivo di lanciare un messaggio a largo raggio e stimolare le persone sensibili a organizzarsi e agire attraverso l’autogestione, per gettare le basi di una società futura più sostenibile.

Fuochi accesi pure a Godia, dove alle 18.30 è in programma l’accensione del tradizionale falò con l’evento organizzato dall’Asd Fulgor, dalle sezioni locali dell’Ana e dell’Afds, mentre alle 19 seguirà per la prima volta lo spettacolo pirotecnico.

L’ultimo pignarûl ad ardere in città sarà quello della Casa dell’Immacolata di via Chisimaio: alle 17.30 il ritrovo, alle 18 giungerà la Befana per la consegna dei regali ai bambini e alle 19 si accenderà il grande fuoco propiziatorio del quartiere udinese. Anche il sindaco Furio Honsell non farà mancare la sua presenza. Come ogni anno, il sindaco farà tappa a Baldasseria, quindi a Laipacco e, infine, a Godia per portare il saluto dell’amministrazione di palazzo D’Aronco.

Ma il 6 gennaio non è solo pignarûl, è anche il giorno in cui, soprattutto per la gioia dei bambini, arriva anche la Befana. Pn piazza San Giacomo, infatti, ritorna “Befane in place”, la manifestazione che conclude le festività natalizie. A partire dalle 10.30, le simpatiche vecchiette sulle scope si aggireranno tra le 12 casette in legno allestite sul lastricato e qui intratterranno i più piccoli con giochi e animazioni, distribuendo carbone e caramelle.

Befane in place sarà anche occasione - ogni giorno fino a domenica, dalle 9 alle 20 - per fare shopping, degustare i prodotti agroalimentari nostrani ed europei, ammirare i lavori di artigianato artistico realizzati in legno d’ulivo, pelle, cuoio, seta, tessuti e acquistare giocattoli, prodotti enogastronomici e - per i più sbadati e ritardatari - riempire la calza della Befana.

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