Da Elvis Presley e BBKing apre il bar “autografato”
UDINE. A convincerlo a volare negli Usa, ormai 16 anni fa, è stata la passione per la musica e per Elvis, il re del rock and roll. A farlo tornare indietro invece, nonostante il sogno americano realizzato, è stata la nostalgia del suo Friuli.
Così qualche anno fa Massimo Lauzana, 36enne di Fagagna, ha riabbracciato le sue origini. Prima ha aperto un ristorante nel pordenonese e domani inaugurerà la caffetteria «La dolce vita» in via Baldissera a Udine.
Un piccolo locale dove Massimo ha trasferito anche il suo sogno americano. Con poster e quadri di vere e proprie icone della scena musicale degli anni ’60. A incominciare da un quadro autografato da Elvis Presley. «La firma è la sua – assicura –: l’ho fatta controllare dalla direttrice degli archivi della tenuta di Graceland, Angie Marchese».
Ma Elvis non è l’unica star “presente” sulle pareti de «La dolce vita». «C’è anche la foto di B.B. King autografata e la mia foto con lui, poi Steven Segal e Ray Bolger, l’attore statunitense famoso per la sua interpretazione nel Il mago di Oz del 1939, nel quale impersonò lo spaventapasseri, poi – aggiunge – ho recuperato il giornale originale dell’epoca che racconta la morte di Elvis nel 1977». Ricordi che Massimo ha deciso di condividere con i clienti del suo nuovo bar dove la colonna sonora sarà soprattutto anni ’60.
«La passione per la musica è rimasta intatta – spiega – così come quella per lo spirito di quell’epoca. Ho deciso di chiamare il mio locale come il famoso film di Fellini proprio perché mi piace pensare che chi verrà qui per un attimo potrà assaporare un po’ di dolce vita, un momento di spensieratezza in un mondo che forse oggi corre troppo veloce lasciando poco tempo per socializzare».
L’apertura del nuovo locale è in programma alle 16. Da Memphis a Udine passando per Pordenone.
«In Tennessee stavo bene. Là le persone semplice sono apprezzate, ma io sono nato a San Vito di Fagagna e volevo tornare a casa, avevo nostalgia – racconta –. Negli Usa ho fatto una vita da emigrante privilegiato, un amico che ha un ristorante mi ha ospitato e per campare non ho dovuto fare il lavapiatti ma dopo tanti anni lontano ho sentito il richiamo del Friuli. Lasciare il proprio Paese non è mai facile.
Capisco bene le difficoltà degli stranieri che oggi arrivano in Italia. So anche che qui le tasse sono alte e la crisi si sente ancora, ma il Friuli è un posto unico: siamo vicini ai confini, spostarsi non è un problema e a pochi minuti abbiamo il mare e una montagna fantastica, la qualità della vita è molto alta, ma valorizziamo poco le nostre risorse».
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