Da lunedì si potrà tornare in piscina: pronti a Feletto, Gemona e Magnano, ma c'è anche chi aspetta l'estate

Dopo due mesi di lockdown i gestori attendono il test della clientela. Aprono anche le strutture di Spilimbergo e Aviano

UDINE. Qualcuno è già partito giovedì 21 maggio, come la piscina comunale di Gorizia. Altri riapriranno le porte lunedì 25 maggio come Tavagnacco, Gemona, Magnano in Riviera, Spilimbergo e Aviano. C’è anche chi preferisce aspettare ancora, come Campoformido, Maniago e Udine. Le linee guida ci sono, anche se non è sempre semplice metterle in atto, ma a frenare i gestori è la paura di un calo drastico negli accessi a causa delle restrizioni, con la conseguenza di avere più spese che entrate.

Le prime proiezioni ipotizzano un 70% in meno di utenti. Ma dopo oltre due mesi di stop, c’è chi non si fa abbattere dalle incertezze e si è organizzato per riuscire a essere operativo da lunedì 25. Tra questi c’è Massimiliano Panipucci, gestore delle Piscine di Feletto, a Tavagnacco. «Per ottemperare alle disposizioni anti Covid – confessa – abbiamo dovuto riorganizzare gran parte degli spazi interni della piscina. Crediamo di aver fatto il meglio possibile per garantire agli utenti e ai nostri operatori un margine di sicurezza adeguato». Le novità si vedono subito dopo aver varcato l’ingresso: sulle pareti sono comparse le regole per i frequentatori dell’impianto, dall’obbligo di indossare la mascherina a quello di riporre i propri effetti personali in sacchetti di plastica. Il banco della reception è stato delimitato da lastre di plexigas e nei corridoi sono apparsi i famosi dispenser igienizzanti insieme ai distributori di copriscarpe e di sacchetti contenitivi. «Abbiamo approfittato della chiusura forzata – chiarisce Panipucci – per sistemare internamente la piscina, ridipingendo alcuni spazi e sistemando le parti rovinate dalle infiltrazioni».

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A Feletto si entrerà solo su prenotazione, per avere la certezza che esclusivamente sette persone alla volta possano accedere a una corsia. «Ci siamo affidati a un gestionale prodotto da una società che fornisce una sessantina di piscine in tutta Italia – sottolinea Panipucci – per riuscire a dare un servizio collaudato e funzionale agli utenti». Ciò che preoccupa, al momento, non è tanto il distanziamento sociale oppure l’utilizzo della mascherina fino a bordo vasca, ma il numero di utenti che da lunedì si presenteranno alle porte della piscina. «C’è una certa preoccupazione – ammette – noi abbiamo fatto tutto il possibile. L’auspicio è che le persone non si facciano prendere dalla paura e tornino a frequentare l’impianto come prima. Con un po’ di attenzione e di buon senso è possibile fare tutto in sicurezza».

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I dispenser igienizzanti non si trovano soltanto all’ingresso della piscina, ma anche negli spogliatoi e a bordo vasca. Tra le novità c’è il fatto che chi si avvicina all’acqua non incrocia chi sta uscendo, con due percorsi distinti sfruttando gli ampi spazi presenti. «Gli effetti personali – dice il gestore – vanno riposti all’interno di sacchetti di plastica da portare da casa o disponibili nei distributori automatici all’ingresso dell’impianto. Lo stesso vale per le calzature». Rimettere in moto “la macchina” costa mille euro al giorno, quindi nel momento in cui l’impianto ricomincia a funzionare, per renderlo sostenibile, c’è bisogno di un certo numero di accessi.

C’è poi la questione degli abbonamenti non utilizzati a causa del lockdown: «In automatico le iscrizioni alla scuola nuoto, così come gli ingressi spalmati su più mesi – chiarisce Panipucci – saranno riconvertiti in voucher, come previsto dalla normativa, della durata di un anno, da utilizzare nel nostro impianto o per il centro estivo, in partenza dal prossimo 13 giugno». Anche l’uscita dall’impianto è stata diversificata rispetto all’ingresso, utilizzando l’area bar. Ormai per dare il via alla “fase 2” mancano solo gli ultimi ritocchi.

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Pronti a riaprire anche Gemona e Magnano in Riviera: «Per ora partiamo con la piscina interna a Gemona e con quella esterna a Magnano – spiega Luca Pesa, responsabile dei due impianti –. Vediamo quale sarà la risposta degli utenti e in base a quella ci organizzeremo per le settimane successive. Le incognite sono ancora molte». Pronti alla ripartenza anche gli impianti della Destra Tagliamento, con la Arca di Spilimbergo (per ora solo con il nuoto libero, con i corsi rimandati a giugno) e la Gymnasium di Aviano (sia nuoto libero che didattica).


 

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