Da magazziniere a circense: "Così ho cambiato vita"

Codroipo, Mattia Comisso ha deciso di lasciare il suo lavoro per la giocoleria. Con la fidanzata Klara ha fondato il Circo Frico e viaggia in tutto il mondo

CODROIPO. Avere un lavoro come magazziniere. Ma decidere di seguire il cuore. Che pulsa verso una nuova vita. E una passione chiamata circo. Mollare tutto e partire. Per l’Europa, l’Australia, la Nuova Zelanda. Facendo volteggiare in aria le palline e le clave.

Esibendosi nel palcoscenico più difficile di tutti, la strada. È la storia di una scelta quella di Mattia Comisso, 29 anni, di Goricizza di Codroipo. Restare o intraprendere il viaggio? Lo sguardo è rivolto all’orizzonte. «Ok, si va» si è detto un giorno.

Lui, che aveva iniziato ad amare la giocoleria da ragazzino. Lui che adesso condivide l’arte circense con la fidanzata Klara Hajdinovà. «Frequentavo la prima superiore – racconta – e partecipavo alle attività del centro di aggregazione Walking di Codroipo.

Ed è lì che abbiamo pensato di fare i giocolieri. Ci chiamavamo i “SuperGiù” e ci esibivamo nelle varie feste e manifestazioni di paese, poi col passare degli anni ognuno ha preso la sua strada». Cresce Mattia, si diploma al liceo Sello di Udine e, dopo aver svolto alcuni lavoretti come elettricista e falegname, torna a riavvicinarsi al circo. «Sei anni fa ho ripreso ad allenarmi con Viso, Davide Visintini, un mio compagno di scuola, e abbiamo formato il duo di giocoleria PassParDut – dice –. Grazie a Viso sono entrato a far parte del Circo all’inCirca di Udine nello spettacolo Stages».



Ma Mattia non si ferma. Va in bici a Tolosa a una convention internazionale di giocoleria. E poi in Turchia per un progetto di circo sociale. È qui che conosce Klara, oggi 32 anni, professionista di acrobatica in coppia. «Ho iniziato a imparato da lei le tecniche acrobatiche e siamo partiti». Per le vie di Praga e di Atene. La sua decisione Mattia la prende: lasciare il lavoro per dedicarsi alla giocoleria e al circo. Inizia il loro grande viaggio che li porta fino in Thailandia incontrando importanti compagnie e realtà circensi.

«In strada è molto difficile esibirsi – racconta –, bisogna conoscere bene le tecniche per coinvolgere le persone e per farle restare creando l’aspettativa e la giusta suspense. Vivevamo del nostro lavoro ed è stata un’esperienza bellissima». Ritornano in Italia e nel 2014, una sera, mentre si trovano a Bibione, nasce l’idea di formare il Circo Frico che li vede entrambi protagonisti in acrobazie.

Lì nasce la loro performance di circo contemporaneo per teatro “Bibi2” che piano piano si è perfezionata nel tempo (con l’aiuto regia di Davide Perissutti). Si allenano ogni giorno, duramente.

«Ciò che è importante quando ti esibisci è raccontare una storia – dice Mattia –. La tecnica ce l’hai o no. Ma le emozioni, quelle, bisogna riuscire a trovare il modo per trasmetterle. Non c’è alcun interesse a dimostrare che sei bravo ma è importante quello che tu vuoi esprimere». Mattia, che nel tempo si è specializzato nella manipolazione degli oggetti, oggi insegna al Circo all’inCirca.

I progetti sono tanti. Continueranno, lui e Klara, anche a esibirsi in strada nel loro spettacolo “Frico Take Away”. Ma per ora l’obiettivo è il loro spettacolo che debutterà il 31 maggio in Repubblica Ceca. «Mi ha sempre aiutato l’appoggio che ho ricevuto dai miei genitori che, dopo un attimo di titubanza, hanno compreso le mie scelte» aggiunge. Prossima tappa del viaggio? «Non lo so ancora». Sarà una sorpresa. Sarà un’altra scelta da prendere seguendo il proprio cuore.

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