Da Monaco a Tarcento sui passi dell’avo

TARCENTO
E' stato con una piccola festa all'agriturismo al Falconiere che Tarcento e Segnacco hanno festeggiato, sabato, l'impresa di Eva e Pietro che hanno ripercorso a ritroso, a piedi, il percorso che il bisnonno di lei, Andrea Degano, emigrato proprio da Segnacco assieme al fratello Luigi, percorse 120 anni fa arrivando fino nei pressi di Monaco, a Rosenheim.
Ricostruendo la storia della sua famiglia, quattro anni fa, basandosi su vecchie foto, fu Eva a creare il primo contatto con Segnacco, dove è poi tornata diverse volte col marito. La coppia, appassionata di escursioni, ha ben presto deciso di cimentarsi in questa singolare iniziativa, che ha visto Eva e Pietro percorrere una distanza di 400 chilometri, camminando per dieci giorni e seguendo un percorso fatto per lo più di sentieri.
«Con uno zaino di otto chili sulle spalle – ci ha raccontato Eva – abbiamo camminato per circa 8 o 10 ore al giorno. E' stato faticoso, anche perchè un giorno abbiamo incontrato una pioggia scrosciante, un altro l'afa. Mi sono sentita però davvero vicina al bisnonno». Eva ha effettuato anche delle ricerche sulla sua famiglia assieme al parroco di Segnacco, don Zearo, che l'ha aiutata a ricostruire un altro tassello della sua storia: l'unico rammarico è quello di non avere ritrovato la casa di famiglia, distrutta nel terremoto. Sabato, alla festa per Pietro ed Eva, il sindaco Celio Cossa, con il vice Sergio Ganzitti, l' assessore Lucio Tollis e il consigliere Eliano Pellarini, ha regalato ai coniugi dei libri che li aiuteranno sicuramente a conoscere ancora meglio Tarcento e la sua conca.
Barbara Cimbaro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto